SCIACCA – Si alza la voce contro l’iter di approvazione del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (P.U.D.M.) del Comune di Sciacca. I consiglieri comunali R. B. e M. B., insieme al Centro Consumatori Italia, all’associazione Mare Libero, ad Assoutenti Agrigento e alla F.I.S.I. – Comitato provinciale di Agrigento, hanno inviato una formale richiesta di sospensione indirizzata al Presidente del Consiglio comunale Ignazio Messina, al sindaco Fabio Termine e a tutti i consiglieri. La nota è stata trasmessa anche all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente.
Le criticità denunciate
Secondo i firmatari, la documentazione del piano presenta gravi carenze procedurali e sostanziali. In particolare, la relazione tecnica redatta dai progettisti conferma la presenza, nell’area di Capo San Marco (ZSC ITA040012), di ampie praterie di Posidonia oceanica, habitat prioritario tutelato dall’Allegato I della Direttiva Habitat 92/43/CEE.
La Direttiva impone che ogni intervento venga autorizzato solo dopo una valutazione appropriata che garantisca la certezza di non arrecare danno all’integrità del sito. Ma, denunciano i firmatari, tale valutazione manca del tutto.
Lotti balneari e corridoi di lancio in area protetta
Nel dettaglio, nell’area omogenea A, zona A2 “Spiaggia San Marco”, il P.U.D.M. prevede:
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7 lotti per stabilimenti balneari (1.300 mq ciascuno, per un totale di 9.100 mq di superficie a terra);
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3 lotti per corridoi di lancio e imbarcazioni (3.000 mq ciascuno, per un totale di 9.000 mq di specchio acqueo).
Tutti i 10 lotti risultano ricadere all’interno della rete Natura 2000, ma senza alcuna analisi sugli impatti cumulativi delle strutture, degli ancoraggi, del traffico nautico e senza misure di mitigazione.
L’erosione costiera
Altro punto critico è l’aumento delle superfici concesse in un’area già soggetta a forte erosione costiera (arretramento stimato tra i 10 e i 15 metri). Una scelta che appare, secondo i firmatari, in contrasto con la fragilità del sito e con la tutela ambientale prevista dalle norme comunitarie.
La richiesta
Le associazioni e i consiglieri comunali chiedono di:
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sospendere l’approvazione del P.U.D.M. di Sciacca;
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produrre una Valutazione d’Incidenza Ambientale (VIncA) dettagliata per tutti i lotti ricadenti nella ZSC ITA040012;
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dimostrare con dati tecnici e modelli scientifici che gli interventi non compromettano l’habitat della Posidonia oceanica.
In assenza di tali integrazioni, avvertono i firmatari, l’approvazione del piano rischierebbe di tradursi in una violazione del diritto comunitario e nazionale, con la possibilità di annullamento in sede giurisdizionale.

