Terremoto nello Stretto di Messina: scossa avvertita tra Sicilia e Calabria
Una scossa di terremoto ha fatto tremare l’area dello Stretto di Messina nella mattinata del 13 marzo, causando preoccupazione tra la popolazione. L’evento sismico, di magnitudo 3.5, è stato registrato a una profondità di circa 10 km ed è stato distintamente percepito sia sulla costa siciliana che su quella calabrese.
Il sisma e la reazione della popolazione
La scossa, avvertita in particolare tra Messina, Reggio Calabria e le zone limitrofe, ha spinto molti cittadini a segnalare il fenomeno sui social e ai numeri di emergenza. Al momento, non risultano danni a persone o edifici, ma la paura è stata forte, soprattutto tra coloro che vivono ai piani alti.
Secondo le prime analisi, l’epicentro sarebbe stato localizzato nel tratto di mare tra le due città, in una delle aree più sismiche del Mediterraneo. Lo Stretto di Messina, infatti, è noto per la sua attività tellurica, con movimenti costanti della crosta terrestre dovuti all’interazione tra la placca euroasiatica e quella africana.
Nessun danno, ma attenzione alta
Le autorità locali e la Protezione Civile hanno rassicurato la popolazione, sottolineando che non ci sono stati crolli né danni strutturali, ma invitando comunque i cittadini a mantenere alta l’attenzione e a seguire le linee guida in caso di ulteriori scosse.
L’evento riporta alla memoria il disastroso terremoto del 1908, che distrusse Messina e Reggio Calabria causando migliaia di vittime. Fortunatamente, la scossa di oggi è stata di intensità molto inferiore, ma serve da monito per la necessità di prevenzione e adeguamento sismico degli edifici nelle zone più a rischio.
Il terremoto nello Stretto di Messina ha generato preoccupazione ma, fortunatamente, non ha causato danni. Le autorità restano in allerta per monitorare l’evoluzione della situazione e invitano la popolazione a segnalare eventuali criticità. La sicurezza sismica rimane una priorità per un’area storicamente esposta a fenomeni di questo tipo.

