San Leone è stata teatro di un caos senza precedenti, che ha trasformato l’ingresso in città in un’impresa titanica. Automobilisti intrappolati per un’interminabile ora e mezza, mentre i primi scampoli di primavera invitavano alla tranquillità e al relax.
Tuttavia, il traffico è andato in tilt, trasformando le strade in un imbuto infernale che scorreva dalla rotonda degli scrittori verso le mete balneari.
Le cause di questo disastro sono evidenti: mancanza di personale, collegamenti obsoleti, mancanza di parcheggi, cantieri e semafori ovunque hanno reso impossibile una circolazione fluida. Gli automobilisti, ormai al limite della sopportazione, hanno riversato la propria frustrazione sulle strade, trasformandole in un campo di battaglia.
La situazione è ancora più sconcertante considerando le promesse fatte dalla giunta comunale la settimana precedente. L’assessore e il sindaco avevano assicurato una programmazione efficace e miglioramenti tangibili. Tuttavia, la realtà ha dimostrato il contrario: approssimazione e mancata programmazione hanno regnato sovrane, deludendo le aspettative dei cittadini.
Ma c’è una proposta da considerare: e se il sindaco, il comandante e altri uffici rinunciassero al loro personale di polizia per impiegarlo nei compiti istituzionali? Questa redistribuzione delle risorse potrebbe portare benefici tangibili all’intera città, non solo in termini di efficienza ma anche di immagine.
È tempo che la giunta comunale prenda decisioni coraggiose e concrete per risolvere questa emergenza. La domenica dovrebbe essere un giorno di pace e relax, non di stress e caos. Solo con un impegno serio e una vera programmazione si potranno evitare altre domeniche di ordinaria follia a San Leone.