I vigili urbani di Agrigento, con il supporto della squadra antiabusivismo e del personale dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale), hanno posto sotto sequestro il lavaggio dei pullman della TUA/SAIS situato in via Emporium, nel cuore della Valle dei Templi. Il provvedimento, richiesto da diverse associazioni ambientaliste e di tutela del patrimonio culturale, rappresenta un importante passo avanti nella salvaguardia di una delle aree archeologiche più iconiche al mondo.
Mancanza di autorizzazioni ambientali
Il sequestro è stato motivato dalla mancanza di autorizzazioni ambientali, risultate scadute, come accertato durante i controlli congiunti effettuati dalle autorità competenti. Questa grave irregolarità si aggiunge a una lunga lista di presunti abusi già denunciati dalle associazioni e oggetto di contestazione da parte della Sovrintendenza e del Comune.
Incompatibilità con le normative del Parco Archeologico
La struttura del lavaggio, così come altre attività nell’area, è ritenuta incompatibile con la normativa che tutela il Parco Archeologico della Valle dei Templi. Già nel 1998, l’allora Sovrintendente Graziella Fiorentini aveva diffidato la SAIS dall’utilizzare l’area come rimessa, officina e lavaggio per pullman, definendo tale utilizzo un grave elemento di “disturbo e disdoro dai punti di visuale più rilevanti della Valle dei Templi”.
Oltre al lavaggio, altre strutture, come il parcheggio abusivo e il distributore di carburante, restano al centro di polemiche per presunte irregolarità che deturpano il paesaggio e violano le normative ambientali.
Tavolo tecnico al Comune
Nella mattinata odierna, si è svolto un tavolo tecnico presso il Comune di Agrigento con la partecipazione delle autorità locali e tecnici specializzati. Durante l’incontro, sono state valutate ulteriori problematiche riscontrate nell’area e pianificate nuove iniziative per contrastare le attività illegali della TUA/SAIS. Tra le azioni al vaglio, c’è la possibilità di ulteriori sequestri e interventi mirati al ripristino dell’integrità ambientale e paesaggistica dell’area.
Il ruolo delle associazioni e di Giuseppe Arnone
La vicenda è stata portata alla luce grazie all’impegno dell’avvocato Giuseppe Arnone e dell’associazione “Giosuè Arnone”, che hanno segnalato ripetutamente gli illeciti alla Sovrintendenza, al Comune e alla Procura della Repubblica.
“Il sequestro del lavaggio è solo l’inizio,” ha dichiarato Arnone. “Ora dobbiamo procedere con la chiusura del parcheggio abusivo e del distributore di carburante, oltre al ripristino degli argini del fiume e la rimozione dell’asfalto. I danni ambientali arrecati alla Valle dei Templi sono enormi, e chiederemo risarcimenti milionari a favore dei cittadini di Agrigento.”
Un segnale forte per la tutela del territorio
Il sequestro riaccende i riflettori sulla necessità di preservare il patrimonio archeologico e culturale della Valle dei Templi, patrimonio UNESCO e simbolo della Sicilia. Le autorità locali sono ora chiamate a garantire che l’area venga bonificata e che vengano adottate tutte le misure necessarie per evitare futuri abusi.
Prossime mosse
Le indagini proseguono per accertare ulteriori responsabilità e verificare la regolarità delle altre attività svolte nell’area. Il Comune, con il supporto delle associazioni e delle forze dell’ordine, ha promesso di intensificare i controlli e di intraprendere ogni azione necessaria per ristabilire la legalità nella Valle dei Templi.
La comunità agrigentina attende ora con interesse i prossimi sviluppi, sperando che questo intervento segni l’inizio di una nuova fase di rispetto e valorizzazione per uno dei luoghi più preziosi del territorio.