Si è svolto oggi, giovedì 26 giugno 2025, nella Sala “San Gregorio” di via Atenea ad Agrigento, il Forum Acqua Sicilia, promosso da Legambiente Sicilia in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri, per affrontare con dati alla mano e analisi scientifiche la grave crisi idrica che attanaglia la regione.

Un convegno di alto livello tecnico e istituzionale, che ha visto la partecipazione di esperti del settore, accademici, ingegneri, ambientalisti e associazioni civiche. E da cui è emersa una proposta concreta e forte: la nomina di un Commissario straordinario per l’acqua in Sicilia.


La proposta: una cabina di regia unica per uscire dall’emergenza

Durante l’incontro è stato presentato il dossier “Acqua in Sicilia – Dall’emergenza alla resilienza”, redatto da Legambiente, che evidenzia numeri drammatici:

  • Oltre il 52% dell’acqua immessa in rete viene dispersa;

  • Il sistema degli invasi è incompleto e inefficiente;

  • La frammentazione delle competenze blocca i finanziamenti;

  • I turni di distribuzione sono ormai intollerabili in diverse città, tra cui proprio Agrigento.

In questo contesto, Legambiente ha proposto la nomina urgente di un Commissario straordinario, con poteri straordinari ma trasparenti, per coordinare la rete, accelerare i cantieri, gestire i fondi PNRR e regionali, garantendo uniformità d’azione in tutta la regione.

“Senza una regia unica – ha detto Tommaso CASTRONOVO, presidente di Legambiente Sicilia – la Sicilia continuerà a inseguire le emergenze senza mai affrontare le cause strutturali della crisi”.


Agrigento: caso simbolo della cattiva gestione

Durante il Forum si è parlato a lungo anche del caso Agrigento, dove:

  • I fondi per la rete idrica sono bloccati da anni;

  • Le fonti idriche locali restano inutilizzate per motivi burocratici e politici;

  • La società AICA, affidataria del servizio, è travolta da contestazioni e lentezze;

  • Il Sindaco Miccichè, ancora una volta, non era presente, come già denunciato da Report Sicilia nel precedente articolo.


Una sfida per tutta la Sicilia: dalla crisi alla resilienza

Il documento proposto da Legambiente – disponibile in formato integrale sul loro sito – propone sei priorità operative, tra cui:

  1. Riduzione delle perdite idriche;

  2. Realizzazione di nuovi dissalatori mobili;

  3. Recupero delle acque reflue per uso agricolo;

  4. Adozione di tariffe eque legate alla qualità del servizio;

  5. Accesso libero ai dati pubblici sulla rete idrica;

  6. Partecipazione attiva delle comunità locali.

Il convegno di oggi ha offerto una visione chiara e operativa: se non si cambia passo subito, l’estate del 2025 rischia di essere solo la prima di una lunga serie di stagioni drammatiche per i siciliani. L’assenza delle istituzioni locali, in particolare del sindaco di Agrigento, è apparsa ancora più grave di fronte alla qualità degli interventi e alla chiarezza delle proposte.

Non è più tempo di rinvii, né di cerimonie. Serve un’azione concreta. E serve adesso.

IL DOCUMENTO INTEGRALE DI LEGAMBIENTE : LAS – Rapporto Acqua Sicilia

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