“Il Comune non esce un centesimo, i soldi necessari sono frutto di progetti che hanno ottenuto finanziamenti dal governo nazionale e regionale, non sarà un semplice concerto, ma tre giorni di eventi, gli artisti e i musicisti parteciperanno gratis, il ritorno in termini di presenze sarà straordinario, l’isola avrà grande visibilità”. Parole e… verrebbe da dire, musica del sindaco delle isole Pelagie Filippo Mannino, per la prima volta chiamato (da Report Sicilia) a replicare alle accuse rivoltegli dal gruppo “Obiettivo Pelagie” in vista del concerto-evento di Claudio Baglioni previsto per il 27 settembre a Lampedusa, in occasione dei 40 anni della celebre canzone “La vita è adesso”. A sollevare dubbi sul grande e attesissimo evento, ma soprattutto sui presunti costi che sosterrà il Comune, era stato nei giorni scorsi il presidente di questo gruppo nato sui social, Giuseppe Palmeri, secondo il quale “contrariamente a quanto diffuso da stampa e social, il concerto non sarà gratuito. L’organizzazione è stata affidata alla società Friends and Partners S.p.A., e secondo quanto riportato nella determinazione dirigenziale del 5 agosto, l’evento comporterà una spesa complessiva di 646.721 euro, oltre IVA al 10%, interamente a carico del bilancio del Comune di Lampedusa e Linosa”. Accuse circostanziate dunque, ma alle quali il sindaco risponde con estrema serenità e precisione, sottolineando come “per le casse del nostro ente il costo sarà pari allo zero, al cospetto invece di enormi ricadute positive. Non si tratta di un concerto, ma di tre giornate che coinvolgeranno l’intera isola. Baglioni e gli altri artisti si esibiranno gratuitamente”, sottolinea il sindaco Mannino, con la convinzione di chi sa di avere le carte a posto.

Turismo e spettacolo ok, ma restano i problemi da risolvere

Palmeri aveva evidenziato come sull’isola ci siano altre priorità come le strade, l’assistenza economica ai malati, il sostegno agli studenti fuori sede, la ristrutturazione della guardia medica di Linosa. Tutte problematiche ben note all’amministrazione comunale, da affrontare con l’auspicio che dal Governo nazionale arrivino più o meno le stesse risorse e magari anche di più, erogate per gli eventi in programma a fine mese. Da ricordare come Lampedusa sia stata fondamentale nel 2023 per l’aggiudicazione del titolo di Capitale italiana della cultura da parte di Agrigento. Una “idea”, quella di inserire l’aspetto dell’accoglienza accanto a quello culturale che fu decisiva, per influenzare positivamente la giuria, ma che alla resa dei conti non ha sortito alcun effetto benefico a lunga scadenza, nè per Agrigento, nè per le stesse Pelagie, capaci queste ultime di vivere turisticamente di luce propria, indipendentemente da Agrigento. Come dire che i problemi, nonostante i milioni di euro stanziati da Roma, c’erano prima e ci sono adesso. Perché, come dice Baglioni da 40 anni, “la vita è adesso”.