Sicilia, il MEF blocca 50 milioni di euro: a rischio i fondi per Agrigento Capitale della Cultura 2025

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha messo in discussione 22 articoli della legge finanziaria regionale della Sicilia, bloccando l’erogazione di 50 milioni di euro destinati a enti pubblici e privati. Tra i fondi congelati figura anche una voce delicata per Agrigento, ovvero i 2 milioni di euro destinati alle attività per “Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025”.

Norme mancia e mancanza di trasparenza

Il MEF ha sollevato dubbi sulla legittimità della distribuzione dei fondi, evidenziando che molte delle risorse assegnate rientrano nelle cosiddette “norme mancia”, ovvero finanziamenti a pioggia spesso destinati senza criteri di trasparenza e meritocrazia.

I fondi congelati riguardano contributi per fondazioni, istituti scolastici, enti locali e associazioni, ma il caso di Agrigento 2025 spicca per il suo impatto mediatico e strategico. Il finanziamento avrebbe dovuto sostenere eventi, infrastrutture culturali e promozione turistica, ma ora la programmazione rischia di subire rallentamenti.

Agrigento 2025 a rischio?

L’amministrazione comunale di Agrigento e il comitato organizzatore si trovano di fronte a una situazione critica, con la necessità di capire se e quando il finanziamento potrà essere sbloccato. Il rischio è che le attività previste per il 2025 possano subire tagli o ritardi, mettendo in discussione l’immagine della città e le opportunità di sviluppo legate al riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura.

La Regione dovrà rivedere le norme

Per evitare che i fondi restino bloccati, la Regione Siciliana dovrà ora rispondere alle osservazioni del MEF, eventualmente modificando i criteri di assegnazione per garantire maggiore trasparenza e tracciabilità delle risorse.

Intanto, cresce la preoccupazione tra gli operatori turistici, le associazioni culturali e i cittadini, che vedono nella Capitale della Cultura un’opportunità unica di rilancio per Agrigento.

Seguiranno aggiornamenti sulla vicenda.

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