Siculiana – Notte di tensione in paese tra via Roma e la statale 115: l’automobile di un avvocato di 55 anni è stata gravemente danneggiata da un incendio, che fin da subito ha portato gli inquirenti a sospettare un gesto doloso. A dare l’allarme sono stati alcuni residenti che hanno notato una colonna di fumo nero; il proprietario, giunto rapidamente sul posto, ha tentato di spegnere le fiamme con mezzi di fortuna prima dell’arrivo dei Vigili del Fuoco, che hanno completato l’intervento. I Carabinieri della Compagnia di Agrigento hanno avviato le indagini e già ascoltato l’avvocato interessato, ma al momento non sono chiare le motivazioni alla base dell’episodio
È un fatto che scuote la comunità locale, sia per il gesto intimidatorio in sé, sia perché rivolto nei confronti di un professionista, figura che garantisce diritti e difesa nel territorio. In assenza di richieste o rivendicazioni, appare urgente fare luce sull’accaduto.
Cosa succede ora
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Le indagini continuano sotto il coordinamento dei Carabinieri della Compagnia di Agrigento; l’obiettivo principale resta ricostruire dinamica, movente e possibili responsabili
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Per i cittadini di Siculiana e dintorni, resta aperta una domanda cruciale: si tratta di intimidazione a un avvocato, dunque un tentativo di condizionamento professionale? Oppure un atto isolato, privo di collegamenti con l’attività forense?
Possibili scenari
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Ragioni professionali: l’avvocato potrebbe aver seguito pratiche controverse o aver preso posizioni che hanno generato malcontento.
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Gesto intimidatorio mirato: senza richiesta esplicita di riscatto o denuncia, l’incendio potrebbe essere un messaggio velato.
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Atto casuale o personale: se scoperto un movente diverso, sarebbe però necessario un chiarimento rapido da parte delle autorità.
Il ruolo delle istituzioni locali
In queste circostanze, i rappresentanti delle istituzioni—dal Comune all’Ordine degli Avvocati—devono esprimere solidarietà e invitare alla collaborazione affinché emergano chiarezza e verità. Un episodio di questo tipo non può rimanere senza risposta e richiede un fronte unito contro ogni forma di intimidazione.
FOTO D’ARCHIVIO

