Prosegue l’azione di contrasto e prevenzione della Questura di Agrigento contro fenomeni di pericolosità sociale legati alla mala movida, alla microcriminalità diffusa e ai disordini negli impianti sportivi.
Negli ultimi due mesi, la Divisione Polizia Anticrimine ha concluso un’intensa attività istruttoria che ha portato il Questore di Agrigento Tommaso Palumbo a firmare 57 provvedimenti preventivi nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica.
Movida violenta: due “DASPO Willy”
Due giovani sono stati colpiti da misure di D.Ac.Ur ex art. 13 bis D.L. 14/2017, il cosiddetto DASPO Willy, a seguito di episodi di aggressioni e resistenze a Pubblico Ufficiale avvenute in locali della movida agrigentina.
Per loro è scattato il divieto di accesso e stazionamento nei pressi dei locali coinvolti, per periodi compresi tra 2 e 3 anni.
29 Avvisi Orali: resistenze, risse, truffe e spaccio
Sono 29 gli Avvisi Orali disposti nei confronti di persone già note alle forze dell’ordine che hanno continuato a manifestare condotte socialmente pericolose.
Tra questi:
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soggetti denunciati per resistenza e violenza agli operatori delle Forze dell’Ordine,
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due segnalati per spaccio di stupefacenti tra Aragona e Licata,
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due residenti a Ravanusa coinvolti in una rissa violenta in pieno centro,
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altri denunciati per truffe ai danni di anziani.
20 Fogli di Via: furti nelle campagne, truffe e colpi nelle abitazioni
Il Questore ha inoltre firmato 20 Fogli di Via Obbligatori con divieto di ritorno in vari Comuni della provincia.
Tra i casi più rilevanti:
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due catanesi colpiti per il furto di un ingente quantitativo di uva nelle campagne di Campobello di Licata,
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due siracusani responsabili di un furto in casa ai danni di due anziane a Porto Empedocle,
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un uomo della provincia di Palermo destinatario del divieto di ritorno a Sciacca dopo una truffa ai danni di una concessionaria.
Sorveglianza Speciale a un pregiudicato di Canicattì
Su proposta del Questore, il Tribunale di Palermo – Misure di Prevenzione ha applicato la Sorveglianza Speciale per 3 anni e 6 mesi a un uomo di Canicattì, con obbligo di presentazione in Questura due volte a settimana.
Reati da stadio: DASPO a ultras licatesi e favarese
Non meno rilevante l’intervento sul fronte della violenza sportiva.
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Sei ultras del Licata e uno di Favara sono stati colpiti da DASPO per gli episodi avvenuti durante il playout Castrumfavara – Licata Calcio dell’11 maggio allo stadio “Bruccoleri” di Favara:
lancio di oggetti, danneggiamenti e interruzione della gara.
Per tre tifosi licatesi, recidivi, è scattato anche l’obbligo di presentazione presso gli Uffici di Polizia durante le partite del Licata per 5 anni.
Aggravamento del DASPO a un tifoso dell’Akragas
Il Questore ha inoltre aggravato il DASPO già in atto contro un tifoso dell’Akragas, sorpreso all’interno dello stadio “Esseneto” nonostante il divieto.
La misura è stata estesa di altri 3 anni, insieme all’obbligo di presentazione durante le gare.
La linea della Questura
L’indirizzo operativo richiama una logica chiara: prevenire prima che il reato si trasformi in emergenza, intervenendo sui soggetti considerati più pericolosi per l’ordine pubblico.
Un’azione che si inserisce nel quadro più ampio del controllo sociale, della prevenzione della violenza urbana e della tutela degli spazi pubblici, inclusi i luoghi del divertimento e dello sport.

