Doveva essere una bella notizia, ma alla fine si è trattato dell’ennesima “buca”. Le strade però, stavolta, non c’entrano. Venerdì prossimo avrebbe dovuto aprire al pubblico il Museo-pinacoteca comunale all’interno dell’ex Collegio dei padri Filippini in via Atenea, con annessa inaugurazione del nuovo museo virtuale della Città dei Templi, “Metaphora”, all’ultimo piano dello storico palazzo. In occasione dell’inaugurazione sarebbe stato presente il presidente nazionale del Fai, Marco Magnifico e non a caso. Nel pomeriggio però, casualmente poche ore dopo un nostro articolo nel quale si evidenziava la presenza di infiltrazioni idriche nel soffitto del palazzo, causate dalla realizzazione di un giardino sul terrazzo, ecco la notizia diramata ufficiosamente dal sindaco Francesco Miccichè del rinvio a data da destinarsi dell’evento. La “giustificazione” di facciata del rinvio che sarebbe stata data dal primo cittadino sarebbe riconducibile a impegni improvvisi del presidente del Fai, Magnifico. Sarà. Intanto, va in archivio l’ennesimo flop di Agrigento Capitale della Cultura 2025. Come abbiamo scritto questa mattina, nei prossimi mesi il Comune di Agrigento intende mettere a bando la privatizzazione della gestione della struttura, sulla falsa riga di altre decisioni analoghe prese nei mesi scorsi. Una scelta che conferma l’incapacità della macchina amministrativa comunale di gestire il proprio patrimonio, scegliendo di cedere i gioielli di famiglia ai privati, auspicando che tali privati possano essere amici o vicini all’amministrazione in carica. Il famoso “sistema Agrigento”. Un “copione” che si ripete e che quasi certamente verrà recitato anche nei prossimi mesi. C’è da ritenere che dopo l’impegno profuso nei mesi scorsi, il Fai non è da escludere che possa legittimamente presentarsi alla “gara” per la gestione dello storico palazzo. Era stato proprio il Fai a concepire il progetto da un milione e 400 mila euro, per i lavori di adeguamento e ristrutturazione dello stabile. Della somma complessiva, circa 400 mila euro sono serviti alla realizzazione della mostra multimediale. Ad Agrigento il comune privatizza tutto, dai parcheggi a servizi essenziali, su palazzo Filippini vedremo gli sviluppi. A volte ci si chiede a cosa serva il Municipio, una domanda interessante che molti si pongono senza ironia.

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