Un cittadino accusa Report Sicilia di danneggiare l’immagine della città con le sue inchieste. Noi pubblichiamo integralmente la lettera, già diffusa sui social, e rispondiamo punto per punto, documentando alcune criticità reali che colpiscono Agrigento. Una riflessione del nostro editore Giuseppe Di Rosa chiude l’articolo.
La lettera del sig. Attilio Vinti
Gentile Report Sicilia,
la libertà di espressione è un diritto sacrosanto, così come è giusto denunciare ciò che non funziona. Ma c’è un dovere che accompagna questo diritto: scegliere i metodi giusti, quelli che costruiscono, non quelli che distruggono.
Le immagini diffuse oggi sui social, che ritraggono Agrigento come una città al collasso, dove regnano degrado, mafia e fogne a cielo aperto, non stanno portando a nulla di utile. Al contrario: stanno soltanto alimentando un’immagine distorta, crudele e profondamente ingiusta verso una città che merita rispetto, e verso cittadini che ogni giorno lottano per farla vivere e migliorare.
Siamo d’accordo che i problemi ci siano. Ma non si può pensare di risolverli colpendo mediaticamente una città già fragile, affossando uno dei pochi settori che ancora riesce a dare respiro: il turismo. Anche quest’anno abbiamo ricevuto numerose disdette da parte di turisti, scoraggiati da ciò che i media raccontano.
Chi ama davvero Agrigento dovrebbe scegliere vie più costruttive per denunciare: proporre soluzioni concrete, attivarsi sul territorio, dialogare con le istituzioni, non creare allarmismo virale sui social che diventa boomerang per tutti.
Facciamo autocritica, certo. Ma con coscienza.
Chiedo a tutti, anche a chi vuole – giustamente – segnalare ciò che non va, di agire con responsabilità. Perché continuando così, non stiamo più denunciando: stiamo partecipando attivamente alla distruzione dell’immagine di Agrigento.
Abbiamo bisogno di verità, sì. Ma anche di rispetto, misura e strumenti efficaci, non di sensazionalismi.Con amarezza e speranza,
Un cittadino che ama e vive di Agrigento
(firmato pubblicamente da Attilio Vinti)
La risposta di Report Sicilia: raccontare la verità non è distruggere, è resistere
Caro sig. Vinti,
La ringraziamo per la lettera e per il tono pacato. Ma siamo costretti a ribadire un principio che per noi è irrinunciabile: “raccontare la verità non significa distruggere, significa resistere.”
Report Sicilia non danneggia l’immagine della città. Semplicemente documenta ciò che accade: ogni giorno, senza filtri, senza censure, senza amici nei palazzi.
E per chiarire fino in fondo la portata delle criticità che spesso Le sfuggono o che forse preferisce ignorare, ecco un elenco – aggiornato, puntuale, documentato – dei problemi reali di Agrigento, quelli che noi denunciamo da anni.
Agrigento oggi: l’elenco dei problemi ignorati o taciuti
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Assenza totale di bagni pubblici funzionanti in città, nelle aree turistiche e nei quartieri popolari.
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Mancanza di fontane di acqua potabile pubblica, nemmeno nei pressi della stazione o delle scuole.
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Fogne a cielo aperto in via Caruso Lanza, via Esseneto, via Imera, via Rabad e in molte aree periferiche.
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Perdite idriche che durano mesi senza essere riparate, mentre l’acqua viene razionata ai cittadini.
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Quartieri storici invasi dai ratti, con segnalazioni continue da via Atenea fino alla Bibbirria.
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Piazzale Rosselli, porta di accesso alla città, in stato di totale degrado, senza controllo né decoro.
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Scandalo ASACOM: assistenza ai bambini disabili tagliata del 40%, nonostante fondi regionali disponibili.
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Villa del Sole demolita per far spazio a un progetto sotto indagine, in zona vincolata paesaggisticamente.
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Parcheggi svenduti ai privati, senza coinvolgere i cittadini o i consiglieri comunali.
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Progetti culturali per Agrigento 2025 assegnati senza bandi pubblici, in odore di clientelismo.
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Bilancio comunale prossimo al dissesto, nonostante milioni spesi in eventi e manifestazioni.
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Nessun controllo sui cantieri, spesso aperti e mai chiusi (via Acrone e via Volpe su tutti).
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Rete idrica finanziata da 20 anni e mai realizzata: 49 milioni persi e nessun responsabile.
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Scandalo “SUV della solidarietà”: acquistati e mai usati per i disabili o per fini sociali.
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Appalti sospetti e inchieste giudiziarie in corso: arresti, intercettazioni, pressioni politiche documentate.
- Situazione precaria di tutto il tessuto viario della città con grande rischio per l’incolumità pubblica specie dei cittadini motorizzato con moto e scooter.
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Nessun piano serio per i dissalatori, mentre la città soffre la sete sotto 40 gradi.
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Topi in pieno centro storico, documentati anche all’ingresso del Municipio.
- Mancato scerbamento delle strade cittadine avvenuto addirittura per un periodo con 100 uomini della forestale inviati dalla regione sicilia.
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Parcheggi e aree verdi abbandonati, come la villetta del Campo Sportivo e piazza Cavour.
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Progetti per il turismo fermi o mai attivati, mentre si continuano a vendere slogan sui social.
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Omertà politica e paura diffusa tra i cittadini, colpevolmente alimentata da chi chiede silenzio e “rispetto dell’immagine”.
- Mancata pulizia delle spiagge.
La riflessione dell’editore, Giuseppe Di Rosa
“Mi chiedo – e lo chiedo anche al sig. Vinti – perché questa lettera è stata scritta solo contro Report Sicilia? Perché non l’ha scritta quando sono stati arrestati dirigenti per tangenti? Perché non ha detto nulla quando il Procuratore ha messo per iscritto che chi di competenza ‘faceva mancare l’acqua di proposito’? Perché non ha protestato quando hanno tagliato i servizi ai disabili, venduto i parcheggi o devastato Villa del Sole?”
Noi non firmiamo determine, non prendiamo mazzette, non partecipiamo a spartizioni. Noi raccontiamo. E se la verità fa male, non è un nostro problema. È un problema di chi ha contribuito a ridurre Agrigento in queste condizioni e adesso vuole zittire l’unica voce libera che resta.
Chissà perché certa stampa invece di occuparsi dello spaccato che sta venendo fuori dalle intercettazioni e dalle indagini di polizia sulla politca agrigentina e regionale, si occupa di noi
Noi non smetteremo. Per rispetto di chi vive nelle periferie, di chi non ha acqua, di chi paga le tasse, di chi non ha santi in paradiso.”
Con onestà, coraggio e libertà,
La redazione di Report Sicilia

