Attorno al tema del possibile rigassificatore a Porto Empedocle non ci sarebbe “solo” silenzio. Nei giorni scorsi da Report Sicilia partì un appello a mettere finalmente un punto su questa scandalosa vicenda. Un territorio come quello in questione non può essere tenuto in ostaggio per quasi 20 anni, per un motivo o per un altro. Il rigassificatore se si dovesse fare si faccia subito, altrimenti si dia altrettanto subito spazio ad altri progetti. Un clima di perenne incertezza, “caramellato” dal silenzio più assordante. Come un vulcano che cova magma da diversi anni però, si attendono notizie nei prossimi giorni da Roma. C’è infatti attesa per la discussione del ricorso fissata per il 21 maggio alle ore 12.00, al Tar del Lazio per l’annullamento del DA/Gab n. 45 del 13.09.2023 con il quale l’Assessore regionale all’Energia Roberto Di Mauro ha concesso 70 mesi di proroga al progetto del rigassificatore in zona Caos, per “ultimare” l’impianto mai iniziato. Quando ci sono i Tar di mezzo la faccenda è sempre complessa e promette sviluppi imprevedibili. A presentare il ricorso fu Alessio Lattuca, Presidente del Movimento per la Sostenibilità, per la difesa del Territorio, per contrastare la collocazione del rigassificatore a ridosso della Valle dei Templi. Un impegno preciso quello che Lattuca porta avanti e che verrà illustrato questa mattina in una conferenza stampa nella sede del comitato in via Amendola, poco distante dal palazzo municipale di Agrigento. Nel corso dell’incontro verrà data lettura del Documento/appello inviato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della Piattaforma programmatica su prospettive e opportunità del comitato.

Autore