Venerdì 5 dicembre 2024 è stata una giornata di svolta per il Comune di Agrigento, con i Carabinieri inviati dalla Procura della Repubblica che hanno sequestrato documenti chiave relativi a tre vicende scottanti già denunciate da Giuseppe Arnone e sostenute da tempo anche dal Codacons di Giuseppe Di Rosa.
Tre dossier sotto inchiesta
- Appalto TUA SRL e proroga illecita – Uno scandalo legato a presunti favoritismi e corruzione con assunzioni in cambio di vantaggi.
- Concerto di Capodanno di Achille Lauro – Spese culturali finite nel mirino per possibili irregolarità.
- Gestione della Sagra del Mandorlo in Fiore – Denunciata come teatro di “ruberie” e irregolarità amministrative.
I sequestri
Il blitz dei Carabinieri è iniziato al terzo piano del Comune, dove sono stati acquisiti atti relativi all’appalto TUA e alla presunta “truffa del biglietto orario”. Successivamente, le indagini si sono spostate al secondo piano, negli uffici del Responsabile Anticorruzione Maria Floresta e del Sindaco Franco Miccichè, focalizzandosi su documenti relativi alle spese culturali.
Un ulteriore sequestro era già avvenuto il 21 novembre, sempre nell’ambito dell’appalto TUA SRL. Questa reiterazione dimostra il livello di attenzione che le autorità stanno ponendo su queste denunce, molte delle quali sono state rese pubbliche e documentate dal Codacons.
Udienza fissata
Il Tribunale di Agrigento ha fissato per il 15 gennaio 2025 l’udienza a carico della dirigente Samuela Scelfo, rappresentante di TUA SRL, insieme a rappresentanti dell’amministrazione comunale, nell’ambito del procedimento n. 1075/2022 RGNR. Le accuse includono reati gravi, tra cui abuso d’ufficio e truffa aggravata. L’udienza sarà presieduta dalla giudice Emanuela Caturano.
Un sistema in crisi
Le denunce firmate da Giuseppe Arnone e Giuseppe Di Rosa sembrano essere la punta dell’iceberg di un sistema amministrativo accusato di gestire milioni di euro con favoritismi e scarsa trasparenza. L’insistenza di Arnone su indagini precedentemente archiviate da PM come Barbieri e Baravelli, e oggi riaperte, evidenzia come il malcontento cittadino stia trovando riscontro nell’azione giudiziaria.
Prospettive
Mentre il Comune di Agrigento appare assediato da inchieste giudiziarie, l’amministrazione Miccichè si trova sempre più isolata. Le associazioni, sostenute da cittadini e istituzioni, continuano a premere affinché vengano chiarite tutte le responsabilità.
Con l’udienza ormai imminente e i sequestri in corso, il destino dell’amministrazione sembra segnato. Come il proverbio insegna, “Tanto tuonò che piovve”.
forza avanti cosi questo queta amministrazione comunale si devono dimettere al più presto possibile deve essere commissariata perchè l’agrigentino merita questo, il voto è molto importante si da alle persone serie .svegliatevi