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Questa mattina, momenti di tensione si sono verificati presso il Palazzo di Città di Agrigento, quando un operatore ecologico, con contratto a tempo determinato di tre mesi presso le aziende che gestiscono il servizio di raccolta differenziata, è andato in escandescenza. La situazione ha richiesto l’intervento delle Volanti e della Digos, che sono intervenute per riportare la calma.

A provocare la reazione del lavoratore, padre di famiglia e agrigentino, sarebbero state le promesse di un rinnovo contrattuale che, però, non si sono concretizzate. Il lavoratore, che oggi si trova in stato di licenziamento, ha tentato invano di incontrare il sindaco per ottenere spiegazioni sul motivo per cui il suo contratto non sia stato prolungato, mentre altri sei operatori ecologici sono stati recentemente assunti con la stessa tipologia di contratto a termine.

Dopo un momento di forte tensione, l’intervento degli agenti ha calmato la situazione e l’allarme è rientrato. Tuttavia, l’accaduto evidenzia una crescente preoccupazione per la precarietà e l’incertezza che caratterizzano le assunzioni presso le aziende che gestiscono i servizi comunali.

Giuseppe Di Rosa, rappresentante del Codacons e Responsabile del Dipartimento Trasparenza Enti Locali, ha più volte denunciato l’utilizzo delle assunzioni da parte dell’amministrazione come leva di consenso. “L’attuale amministrazione gioca con i bisogni della gente – afferma Di Rosa – facendo leva su contratti a breve termine per tenere i lavoratori in una condizione di precarietà continua, utilizzando il bisogno di un lavoro stabile come strumento per acquietare le persone più bisognose.”

Il Codacons invita l’amministrazione a gestire le assunzioni con maggiore trasparenza e responsabilità, ponendo fine a quella che viene definita una “politica del bisogno,” che mina la dignità dei cittadini e utilizza i posti di lavoro nei servizi pubblici come strumenti di controllo sociale.

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