La mostra ANSA “L’eredità di Falcone e Borsellino” è costata 14.000 euro per Agrigento Capitale della Cultura 2025, nonostante fosse già stata esposta gratuitamente nel 2022 al Liceo Leonardo.

AGRIGENTO – Era il 2022 quando il Liceo Scientifico Leonardo ospitava, a titolo completamente gratuito, la mostra fotografica dell’ANSA intitolata “L’eredità di Falcone e Borsellino”. Un evento sentito, partecipato e aperto agli studenti e alla comunità, reso possibile grazie alla disponibilità dell’agenzia ANSA e alla collaborazione con la dirigenza scolastica. Nulla fu chiesto in cambio, se non la possibilità di onorarne la memoria e promuoverne i valori.

Oggi, la stessa mostra viene riproposta nel calendario ufficiale di Agrigento Capitale della Cultura 2025, ospitata nell’atrio del Municipio con grande pompa istituzionale. Ma a fare rumore non è l’evento in sé, bensì il costo pubblico sostenuto per esporla: ben 14.000 euro, come certificato nel Decreto Dirigenziale n. 02836 del 10/06/2025 D.D.G._02836_del_10-06-2025_-_DDG_DEL_programma_iniziative_2025_Parco_Ag_parte_I_articolo__(1) del Parco Archeologico della Valle dei Templi, ente responsabile della gestione dei fondi per “Capitale”.

Una cifra che ha indignato molti cittadini e osservatori, e che Report Sicilia aveva già denunciato con un articolo investigativo. Oggi quella denuncia trova piena conferma in un documento giornalistico dell’epoca: l’articolo pubblicato da Grandangolo Agrigento il 10 novembre 2022, che riportava testualmente:

“Al Liceo Scientifico Leonardo la mostra itinerante dell’ANSA ‘L’eredità di Falcone e Borsellino’. […] L’evento, curato dai giornalisti Francesco Nicastro e Franco Nuccio, è stato possibile grazie alla disponibilità dell’agenzia ANSA, senza alcun costo per l’istituto.”
(Fonte: Grandangolo Agrigento – https://www.grandangoloagrigento.it/agrigento-notizie/leredita-di-falcone-e-borsellino-la-mostra-fotografica-itinerante-dellansa-al-liceo-leonardo)


📉 Due pesi, due misure: oggi si paga ciò che ieri era gratuito

Come giustificare oggi una spesa di 14.000 euro per un contenuto già disponibile gratuitamente due anni fa, nella stessa città, con lo stesso titolo e curatela? Forse perché, in occasione di “Capitale della Cultura”, ogni evento si trasforma in occasione di spesa pubblica – anche laddove basterebbe un po’ di memoria istituzionale e senso del dovere.

Ecco perché parlare di “legalità” durante queste inaugurazioni appare, più che un omaggio, una retorica d’occasione, utile solo a riempire platee e giustificare affidamenti diretti.


🔍 Nessun bando, solo affidamenti: è questo l’esempio di “legalità”?

Secondo quanto risulta a Report Sicilia, l’intero evento sarebbe stato realizzato senza alcun bando pubblico, affidato direttamente a soggetti esterni – come ormai avviene per la quasi totalità degli eventi di Agrigento Capitale della Cultura 2025. Una modalità opaca, che stride fortemente con i valori che la mostra stessa dovrebbe promuovere: trasparenza, giustizia, legalità.

Per questo, ribadiamo con forza: la memoria non può essere usata come paravento per gestioni poco limpide. Falcone e Borsellino meritano rispetto, non passerelle.

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