Inizia malissimo la stagione dei disagi sulla rotta navale Porto Empedocle-isole Pelagie. La scorsa notte 180 persone, tra le quali una ventina di ragazzi di una scuola calcio isolana, sono rimasti bloccati nel porto empedoclino, a causa di un’avaria tecnica ai motori del traghetto. Una volta imbarcati passeggeri e mezzi intorno alle 22, intorno all’una sarebbe arrivata la comunicazione della mancata partenza per questo inconveniente tecnico. I passeggeri avevano già occupato le cabine dell’imbarcazione, pregustando di arrivare come sempre a Lampedusa intorno alle 9 di oggi. Qualcuno si è svegliato ancora a Porto Empedocle, dopo che la Siremar si è impegnata a garantire a tutti i passeggeri rimasti bloccati di soggiornare a bordo. Una decisione tutto sommato inevitabile, visto che quasi tutti i passeggeri erano lampedusani che non avrebbero saputo dove andare a dormire e trascorrere la notte, vista ormai l’ora tarda della comunicazione di mancata partenza. Questa mattina tutti coloro i quali sono scesi dal traghetto stanno trascorrendo ore di attesa, per capire come potranno fare rientro nelle Pelagie. Sulla riattivazione del traghetto non ci sono al momento notizie ufficiali, visto che il guasto tecnico è in corso di valutazione. Aerei per Lampedusa non ce ne sono, essendo tutti pieni. In questo momento dunque ci sono quasi duecento persone bloccate a Porto Empedocle che non sanno cosa fare, vedendo sfumare ovviamente i propri impegni personali, familiari, lavorativi e scolastici sulle isole. Tra queste 180 persone c’è anche l’avvocato Basilio Vella, il quale preannuncia un esposto alla Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio, sollecitando al contempo i sindaci delle Pelagie e Porto Empedocle a impegnarsi per spazzare via il ripetersi di queste incresciose situazioni. Situazioni che si ripetono periodicamente, specie nel periodo a cavallo della stagione estiva, quando il flusso di persone verso Lampedusa e Linosa aumenta esponenzialmente. La vicenda è in corso di evoluzione, con le forze dell’ordine chiamate a controllare che non degeneri.