Domani Lunedì 25 novembre, alle ore 9.30, una delegazione guidata da Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, si recherà presso il carcere Pietro Cerulli di Trapani, recentemente al centro di una grave inchiesta giudiziaria. Faraone sarà accompagnato da Pino Apprendi, garante dei detenuti per la provincia di Palermo, e Nina Grillo, membro dell’esecutivo regionale di Italia Viva Sicilia. La visita arriva pochi giorni dopo che l’indagine sulla struttura ha portato all’arresto di 11 agenti di polizia penitenziaria, con altre 14 sospensioni dal servizio.
Un’indagine che scuote il sistema penitenziario
L’inchiesta, partita nel 2021 a seguito di denunce da parte dei detenuti, ha fatto emergere episodi di tortura, abuso d’autorità e falsificazione di documenti da parte di alcuni agenti. Le presunte violenze sarebbero avvenute in aree del carcere prive di telecamere, rendendo difficile raccogliere prove, ma successivamente registrate da dispositivi di sorveglianza installati. In totale, sono 46 gli indagati nell’ambito dell’indagine, che ha scosso profondamente il sistema penitenziario siciliano.
L’ordinanza, emessa dal Gip di Trapani su richiesta della Procura, ha portato all’esecuzione di decreti di perquisizione e misure cautelari da parte del nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria di Palermo, con il supporto del nucleo investigativo centrale.
Le dichiarazioni di Davide Faraone
“Quanto accaduto nel carcere Pietro Cerulli è inaccettabile e rappresenta una ferita per tutto il sistema penitenziario italiano,” ha dichiarato Davide Faraone. “La visita di lunedì non è solo un gesto simbolico, ma un’azione concreta per verificare la situazione e garantire che il rispetto dei diritti umani sia una priorità assoluta in ogni istituto di pena.”
Faraone ha inoltre sottolineato l’importanza di non generalizzare, ricordando il ruolo cruciale che la polizia penitenziaria svolge ogni giorno nonostante le difficoltà: “Non si può criminalizzare un intero corpo per le azioni di pochi individui. Dobbiamo lavorare per migliorare le condizioni nelle carceri e sostenere gli agenti che svolgono il loro lavoro con professionalità e integrità.”
Il ruolo di Pino Apprendi e Italia Viva
Pino Apprendi, garante dei detenuti della provincia di Palermo, ha ribadito l’importanza di mantenere alta l’attenzione sui diritti dei detenuti, sottolineando come episodi di abuso non possano essere tollerati in uno Stato di diritto. Nina Grillo, esponente di Italia Viva, ha evidenziato la necessità di un’indagine approfondita che chiarisca le responsabilità e assicuri giustizia per le vittime.
Una visita per garantire trasparenza
La delegazione visiterà le strutture e incontrerà i rappresentanti del carcere per comprendere meglio la situazione attuale e discutere delle misure da adottare per prevenire episodi simili in futuro. Sarà anche l’occasione per ascoltare gli operatori penitenziari che lavorano in un contesto spesso caratterizzato da gravi carenze di personale e risorse.
Un messaggio di speranza
Questa visita segna un momento importante per riaffermare i principi fondamentali di legalità e umanità nel sistema penitenziario. Italia Viva si impegna a monitorare attentamente l’evoluzione dell’inchiesta, chiedendo interventi strutturali per garantire che le carceri italiane siano luoghi di recupero e non di violazione dei diritti umani.