Palermo, il suo porto, vivono la loro “età dell’oro” grazie al turismo del mare. La conferma arriva oggi, durante il “Blue Economy Forum” del Secolo XIX, terza tappa del road show dedicato alla blue economy che visiterà i più importanti porti italiani – lo studio “Palermo tutto l’anno. Il contributo dell’AdSP (l’Autorità di sistema portuale) MSOCC alla vitalità – economica, turistica e non solo – della città”, commissionata dall’Authority alla società Risposte Turismo. Un ampio lavoro inedito, per “raccontare”, in modo professionale e scientifico, cosa accade nell’arco di dodici mesi nel porto e nella città di Palermo, grazie alla presenza di barche e yacht, navi e passeggeri, e cosa significhi per un territorio. L’approfondimento ha visto la stesura di quattro report, ognuno dedicato a un macrotema legato al maritime tourism – stagionalità, occupazione, accoglienza, investimenti – cui si aggiunge un ulteriore documento che sintetizza i risultati di una indagine campionaria su oltre 1.200 turisti del mare (440 crocieristi di cui 340 in transito e 100 in imbarco-sbarco; 400 passeggeri di ferry e aliscafi; 400 turisti nautici), giunti nel capoluogo siciliano nel corso del 2024, in modo da fotografare in modo quanto più attendibile possibile i loro comportamenti e le loro scelte, e fornire auspicabilmente dei validi strumenti utili a una migliore pianificazione strategica per il futuro. È stata condotta anche un’indagine sui porti turistici e marina palermitani (Circolo Nautico V. Florio, Marina Adorno & Giacalone, Marina Arenella, Marina Fratelli Galizzi, Marina Si.Ti.Mar., Marina Villa Igiea, Società Canottieri Palermo) con l’obiettivo di conoscere le caratteristiche dell’offerta, nonché il punto di vista degli operatori della stessa offerta sulla domanda di diporto nautico presente a Palermo. Sono stati ascoltati, inoltre, più di 50 gestori e operatori di negozi della città, grazie alla collaborazione di Confcommercio e Confesercenti, e sono state realizzate numerose interviste con i principali stakeholder pubblici e privati coinvolti nelle dinamiche del maritime tourism nel porto e nella città di Palermo, per raccogliere il loro punto di vista e altre informazioni utili sulle quattro tematiche approfondite nel corso del lavoro.
Numeri da record, dai quali prendere esempio e stimolo
È stimata del +9,4% e del +6,6% la crescita attesa per la crocieristica nel 2025, rispettivamente nel numero di passeggeri movimentati e di accosti nel porto di Palermo, che dovrebbero raggiungere quota 1,1 milioni di passeggeri e 242 scali entro la fine dell’anno. Agli almeno 593,2 milioni di euro investiti dall’AdSP MSOcc per il maritime tourism nel porto di Palermo (con riferimento agli interventi indicati nel Piano operativo triennale 2020-2022 e in quello del 2023-2025, legati totalmente, o in parte, a tale settore), si affiancano almeno altri 27 milioni di euro investiti da parte di soggetti terzi per il maritime toruism nelle aree portuali di Palermo. Ventuno le diverse imprese appaltatrici coinvolte dall’Authority per l’attuazione degli interventi connessi al maritime tourism, tutte con sede in Italia. Tra queste, il 38% sono siciliane e, facendo 100 il totale di queste ultime, un quarto di esse (25%) ha sede a Palermo, contribuendo a trattenere le somme investite dall’AdSP all’interno del territorio palermitano e, quindi, a generare una ricchezza ancora più elevata e distribuita nell’area. Mille e cento unità di lavoro direttamente impiegate nel maritime tourism a Palermo. Se a queste si aggiungono le unità coinvolte nei settori che, pur non appartenendo in senso stretto a quelli del turismo via mare, ne vengono interessati dalle dinamiche attivate, il valore sale a 1.820 unità di lavoro, per un controvalore di circa 40 milioni in redditi attivati. Centosettanta i lavoratori attivati direttamente da un accosto cruise (rif. nave da oltre 130.000 GRT con oltre 2.000 passeggeri a bordo); 100 quelli direttamente coinvolti da un accosto ferry; 10 circa quelli impiegati in una giornata con transiti nautici a partire da almeno uno yacht di medie dimensioni (circa 20-25 metri). Raggiunge 101,1 milioni di euro la spesa diretta associata al maritime tourism a Palermo stimata nel 2024 da Risposte Turismo, di cui 76 milioni spesi a terra dai turisti del mare, 4,1 milioni spesi a terra dagli equipaggi e 20,9 milioni spesi dagli armatori (con riferimento sia alle cruise line, alle compagnie di ferry e aliscafi, che alle imbarcazioni da diporto). Duecento settantatré milioni di euro gli effetti indiretti e indotti stimabili nel 2024 a partire dalla spesa diretta, collegati a subforniture e spese dei redditi dei lavoratori collegati alla crocieristica attivati dalle spese dirette. I turisti del mare raggiungono Palermo durante tutto l’anno.
Dal mare alla terra ferma, tante opportunità per i turisti
I crocieristi presentano la distribuzione più omogenea, con tassi di concentrazione che oscillano tra il 4% e il 12% nei vari mesi; i turisti nautici, com’era naturale attendersi, prediligono la stagione estiva, in particolare tra luglio e settembre; mentre i passeggeri di ferry e aliscafi mostrano un picco stagionale concentrato soprattutto ad agosto (21%) e un andamento leggermente oscillante, ma comunque sempre sostenuto, nei restanti mesi dell’anno. Il 50,4% dei turisti del mare che deve imbarcarsi sceglie di trascorrere almeno una notte in città (e, tra questi, il 71,1% lo ha fatto per più notti), mostrando interesse nell’allungare la propria vacanza nel territorio palermitano. Sono soprattutto i passeggeri di ferry e aliscafi (60%) ad arrivare almeno un giorno prima. I turisti del mare a Palermo apprezzano soprattutto le visite ai siti culturali e archeologici (71,1%) e quelle di tipo enogastronomico (50,6%). Tra le attività che suscitano più interesse, sebbene vengano svolte in misura inferiore, si ravvisano le visite ai siti naturalistici / attività di trekking e quelle di balneazione (le quali «avrebbero voluto» essere svolte, in entrambi i casi, da 2 maritime tourist su 5). “Abbiamo lavorato con passione, competenza e senso di responsabilità per dare a Palermo un volto nuovo, più moderno, accogliente e in linea con le sue straordinarie potenzialità”, commenta il presidente dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti. “Le nuove infrastrutture e le strutture ricettive che oggi arricchiscono un ambito portuale sottoposto a interventi strategici e innovativi, sono il frutto di un impegno costante e di una visione chiara: abbiamo sempre creduto in un’idea di sviluppo sostenibile e condiviso, capace di valorizzare la bellezza e l’identità di Palermo. Vedere oggi questi risultati concreti ci riempie di gioia”. E la gioia di Monti è quella dei palermitani e dei siciliani in genere, con una punta di invidia da località come Agrigento, che sul crocierismo dovrebbe e potrebbe trarre grande giovamento e sviluppo economico.