Isole minori siciliane, Ida Carmina: “Basta disuguaglianze, rincari inaccettabili”
“Ogni giorno chi vive nelle isole minori siciliane subisce una discriminazione indiretta, un’ingiustizia che non può più essere tollerata.”
Con queste parole, la deputata del Movimento 5 Stelle Ida Carmina ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in merito all’ennesimo aumento dei costi del trasporto marittimo per le isole minori.
Aumenti del 10% da aprile
Dal 1° aprile, le compagnie Caronte & Tourist Isole Minori e Liberty Lines hanno applicato un aumento del 10% sui biglietti per aliscafi e traghetti, un rincaro che si somma a tariffe già elevate e alla progressiva riduzione delle corse.
“Si tratta dell’ennesimo colpo inferto a residenti, pendolari e famiglie – spiega Carmina – in un contesto dove il diritto alla mobilità è già fortemente compromesso.”
Un sistema inefficiente e oligopolistico
Secondo la deputata siciliana, la gestione dei collegamenti marittimi è segnata da un monopolio di fatto in mano a poche compagnie, e da assenza di una politica di lungo termine, con il risultato che chi vive nelle isole minori è spesso trattato come cittadino di serie B.
“L’insularità della Sicilia è già uno svantaggio – aggiunge – ma vivere in un’isola minore significa dover affrontare uno svantaggio nello svantaggio: costi proibitivi, disservizi, incertezza quotidiana.”
Un appello al Governo: servono risorse strutturali
L’interrogazione presentata da Ida Carmina chiede al Ministro Salvini di intervenire con risorse strutturali, per garantire collegamenti marittimi efficienti, frequenti e accessibili, capaci di rispettare il diritto alla mobilità e all’uguaglianza sancito dalla Costituzione.
“Non possiamo accettare che le isole minori vengano trattate come periferie dimenticate. Serve un impegno concreto, duraturo, e soprattutto una visione politica chiara, non scelte dettate solo da logiche di mercato.”
La battaglia anche all’ARS
Carmina ha annunciato che porterà la questione anche all’Assemblea Regionale Siciliana, con il supporto dei consiglieri del M5S, per fare pressione sulla Regione affinché venga ripensato il modello attuale e vengano tutelati i diritti dei cittadini isolani.
“Il diritto alla mobilità – conclude – non può essere un privilegio per pochi, ma una garanzia per tutti, ovunque si viva. Ed è dovere della politica assicurarlo anche nelle aree più fragili del Paese.”

