Agrigento – Una truffa da tre milioni di euro ai danni dei cittadini e una gestione amministrativa opaca che per anni ha ignorato gli allarmi lanciati dalle associazioni. È quanto emerge dall’ultima seduta del Consiglio Comunale di Agrigento, dove sono venute alla luce gravissime irregolarità nella gestione del trasporto pubblico locale, in particolare sul contratto della TUA.

Da oltre quattro anni, il Codacons, con il suo rappresentante Giuseppe Di Rosa, denuncia le anomalie economiche e amministrative della gestione della società di trasporto pubblico, in particolare la questione legata al biglietto a tariffa minima di 90 minuti, abolito ingiustamente e sostituito da una modalità più onerosa per i cittadini. Ora, con le cifre alla mano, il Codacons chiede giustizia e l’immediato intervento della Procura della Repubblica.


UNA TRUFFA DA TRE MILIONI DI EURO

Secondo quanto dichiarato in aula dal dirigente comunale ing. Avenia, la mancata applicazione del biglietto unico di 90 minuti ha generato un danno economico per i cittadini agrigentini che supera i tre milioni di euro.

“Abbiamo sempre denunciato questa situazione”, afferma Giuseppe Di Rosa. “Ora i numeri ci danno ragione: il Comune deve agire subito per recuperare queste somme e restituirle ai cittadini.”

Dalla relazione tecnica emerge chiaramente che:

  • La mancata applicazione del biglietto 90 minuti ha costretto i cittadini ad acquistare due biglietti per ogni spostamento, invece di uno.
  • Il danno economico accumulato in nove anni è stimato in oltre 2,1 milioni di euro.
  • Se si includono gli anni precedenti, la cifra supera abbondantemente i tre milioni di euro.

Una somma che, secondo il Codacons, deve essere immediatamente richiesta alla TUA, in quanto ricavata illegittimamente ai danni della collettività.


LETTERE INTIMIDATORIE AI CONSIGLIERI

Ma oltre al danno economico, il Codacons denuncia pressioni indebite nei confronti dei consiglieri comunali.

Nei giorni scorsi, infatti, una lettera “intimidatoria” è stata recapitata ai consiglieri, invitandoli a non intervenire troppo duramente nel dibattito e a limitare le critiche per non ledere l’immagine di soggetti terzi.

“Si tratta di un fatto gravissimo”, dichiara Di Rosa. “Siamo di fronte a un tentativo di mettere a tacere chi vuole fare chiarezza. La magistratura deve intervenire per accertare eventuali responsabilità.”


PROROGHE ILLEGITTIME: L’AMMINISTRAZIONE SOTTO ACCUSA

L’inchiesta sul trasporto pubblico locale di Agrigento non si ferma alla truffa sul biglietto. Il Codacons ha più volte denunciato le proroghe illegittime del contratto alla TUA, concesse senza alcuna gara pubblica e in violazione delle normative vigenti.

“Le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno continuato a rinnovare il contratto alla TUA senza alcun rispetto della legge”, accusa il Codacons. “Abbiamo segnalato più volte questa anomalia, ma le nostre denunce sono sempre rimaste inascoltate.”

Le proroghe senza gara hanno di fatto bloccato ogni possibilità di migliorare il servizio, mantenendo una gestione inefficiente e opaca.


IL CODACONS CHIEDE L’INTERVENTO DELLA PROCURA

Di fronte a questa situazione, il Codacons ha già presentato un esposto alla Procura della Repubblica, chiedendo:

  • L’apertura di un’indagine formale sulla truffa del biglietto da 90 minuti.
  • Il recupero delle somme sottratte ai cittadini.
  • L’accertamento delle responsabilità sulle proroghe illegittime.

“Non possiamo più tollerare un’amministrazione che gioca con i soldi e i diritti dei cittadini”, conclude Di Rosa. “La magistratura deve intervenire e Agrigento merita un servizio di trasporto pubblico efficiente, trasparente e legale.”

Il Codacons continuerà a vigilare, monitorando la gestione del trasporto pubblico locale e invitando i cittadini a segnalare eventuali anomalie.

La battaglia per la trasparenza e la legalità non si ferma qui.

CONSIGLIO COMUNALE SULLA GARA TRASPORTO PUBBLICO E SU TUA