Si presentavano quali appartenenti alle Forze dell’Ordine o avvocati e chiedevano soldi e gioielli alle vittime. 
Agivano così i finti carabinieri, poliziotti e legali che la Polizia di Stato ha identificato e denunciato a Caltanissetta, a seguito di richieste pervenute sulla linea di emergenza della Sala Operativa, per persone sospette che avevano contattato le vittime, anziani soli e dunque più facilmente raggirabili. 
Le richieste di denaro e altre utilità erano finalizzate a risolvere contenziosi nati a seguito di incidenti in cui erano rimasti coinvolti i familiari dei malcapitati. 
Nello specifico, la Polizia di Stato, nel corso degli ultimi giorni, è intervenuta in due circostanze, dopo essere stata allertata da anziane vittime che hanno subito fiutato la truffa, interrompendo i contatti con i presunti autori. 
Questi ultimi, grazie al rapido intervento della Volanti e della Squadra Mobile, sono stati individuati, condotti in Questura e identificati, salva presunzione di innocenza. 
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta, si concentrano sulla rete di truffatori che si cela dietro l’organizzazione degli odiosi delitti a danno degli anziani. 
Il fenomeno presenta una casistica infinita: oltre ai finti uomini e donne in divisa, le truffe più ricorrenti in abitazione iniziano sempre con una scusa per entrare in casa per effettuare il controllo del gas, la lettura della luce e la consegna di un pacco.
La Polizia di Stato è impegnata quotidianamente nel prevenire e contrastare questo fenomeno con la campagna #chiamatecisempre, che ha lo scopo di non far sentire soli gli anziani e fornire loro consigli utili per aiutarli a difendersi.

Autore