La Pro Loco parla di un +60% di presenze turistiche ad aprile 2025 rispetto a marzo, ma il confronto è errato: ecco la verità sui numeri

In un comunicato di oggi, la nuova dirigenza della Pro Loco di Agrigento, guidata dal presidente Beniamino Biondi, ha annunciato un aumento del 60% delle presenze turistiche in città nel mese di aprile 2025 rispetto al mese precedente, marzo. L’incremento si baserebbe sui dati raccolti esclusivamente presso l’unico Info Point turistico comunale, attivo grazie ai volontari del servizio civile in via San Francesco, nei locali del museo Le Fabbriche.

Una lettura entusiastica, ma metodologicamente scorretta e statisticamente fuorviante.

I numeri vanno confrontati con lo stesso periodo dell’anno precedente

In statistica turistica – come in ogni analisi economica seria – i confronti vanno fatti mese su mese, anno su anno. Il dato di aprile 2025, per essere valido, deve essere messo a confronto con aprile 2024, non con marzo 2025. Perché? Perché i flussi turistici hanno una ciclicità stagionale e un confronto interno allo stesso anno (tra due mesi consecutivi) non fornisce alcuna indicazione reale sulle tendenze di crescita o decrescita del turismo.

Basta osservare i grafici allegati per comprendere la distorsione: a marzo 2025 si registrano solo 2 notti, contro le 10 dello stesso mese nel 2024. Un crollo dell’80%. Ad aprile 2025, il dato risale a 0 notti contro le 17 di aprile 2024. Quindi non c’è alcuna crescita reale: al contrario, c’è un tracollo, che viene mascherato paragonandolo al già disastroso marzo 2025.

Ecco l’infografica integrata richiesta. Il grafico mostra chiaramente la netta differenza tra le presenze turistiche nei primi mesi del 2024 e del 2025 ad Agrigento, smentendo qualsiasi ipotesi di crescita reale a fronte del crollo documentato fino ad aprile 2025.

Turismo ad Agrigento: chi difende la verità?

La fotografia che emerge dalle tabelle è inequivocabile: il 2025, almeno fino ad aprile, è stato un anno peggiore rispetto al 2024 in termini di presenze e tariffe medie giornaliere. Le tariffe risultano azzerate in più mesi, e i flussi di visitatori crollati. Celebrarne il “miglioramento” su base mensile è non solo una forzatura retorica, ma anche un modo per falsare la percezione del reale andamento turistico della città.

Non basta registrare richieste di informazioni da parte dei visitatori, se poi la città non è in grado di offrire servizi adeguati, come segnaletica turistica, mezzi pubblici efficienti e decoro urbano, criticità puntualmente evidenziate dagli stessi turisti.

Info Point unico e dati parziali: serve una rete vera di osservazione turistica

È inoltre doveroso precisare che il dato fornito dalla Pro Loco è parziale, limitato a un solo punto informazioni cittadino. Un dato, quindi, che non può e non deve essere generalizzato all’intero movimento turistico di Agrigento. Servirebbe una vera rete di rilevamento integrata, magari in collaborazione con Istat, strutture ricettive e servizi di mobilità.

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