Agrigento, il progetto parte con un atto d’accusa: “Soldi del sociale usati per coprire i debiti”
AGRIGENTO – La cornice di Piazza Ravanusella ha accolto ieri sera la presentazione ufficiale del progetto politico “Tutti insieme per una città normale”, un’iniziativa civica che punta a riportare trasparenza, servizi e dignità amministrativa ad Agrigento.
L’incontro, seguito da numerosi cittadini e paesani, si è aperto con gli interventi programmatici e si è subito trasformato in un atto d’accusa verso l’attuale gestione comunale. Al centro, il tema più spinoso: il bilancio del Comune.
La denuncia: fondi sociali dirottati per coprire i debiti
Durante la relazione è emerso un quadro allarmante: milioni di euro destinati a finalità sociali e infrastrutturali sarebbero stati usati per tappare buchi di bilancio.
I numeri parlano chiaro:
Disavanzo iniziale nel 2015: circa 35 milioni di euro;
Debito verso la banca tesoriera (2016): 28 milioni di euro;
Estinzione del debito bancario con un’anticipazione della Cassa Depositi e Prestiti per 18 milioni di euro;
Ulteriori 10-12 milioni prelevati da fondi destinati al sociale, alle scuole e alle infrastrutture.
Le somme vincolate sottratte ai cittadini
L’elenco dei fondi non spesi per i servizi, ma utilizzati altrove, è lungo e preciso. Si tratta di somme vincolate, destinate a interventi sociali, educativi e infrastrutturali, che invece non hanno raggiunto i cittadini:
Le somme vincolate sottratte ai cittadini
Durante la relazione è stato presentato un elenco impressionante di fondi vincolati e finalizzati a servizi sociali, educativi e infrastrutturali che, invece di essere utilizzati per i cittadini, sono stati dirottati per coprire i buchi di bilancio.
Voce di spesa Importo (€) Ministero Interno – Prevenzione e Tossicodipendenza 13.942,24 Distretto Sociosanitario – interventi vari (dal 2019) 406.116,96 Regione – contributo alloggi famiglie in difficoltà 516.456,90 Regione – disabili gravissimi (2020) 68.158,17 Stato – buoni libro 14.503,70 Fondo sociale europeo e Fondo povertà (2018) 64.388,32 Servizio civico e democrazia partecipata (2016) 18.319,06 Regione – piani di zona Distretto Sociosanitario 398.527,74 Fondo povertà 2018-2019-2020 2.456.482,25 Stato – buoni viaggio 132.087,04 PAC – Servizi di cura e infanzia 160.947,81 Distretto Sociosanitario – piani di zona 2018-2019 111.489,19 Programma recupero e riqualificazione centro storico 155.000,00 Stato – manutenzione straordinaria viabilità 90.131,69 Ministero Pari Opportunità – centri estivi per minori 932,16 Interventi di recupero centro storico 60.512,82 Trasferimento per il Teatro – competenze del personale 13.909,97 Stato – manutenzione rete idrica 2019/2020 1.171.648,69 Contributo statale banda musicale 15.000,00 👉 Totale complessivo: € 5.868.554,71
E questi sono solo alcuni degli importi. Tutti fondi vincolati e finalizzati, che per legge dovevano finanziare servizi sociali, sostegno alle famiglie, progetti per i minori, manutenzione del territorio e azioni contro la povertà.
Ad oggi non sono stati spesi per i cittadini, ma sviati per coprire i buchi di bilancio.
“Promesse da libro dei sogni”
«Non si può continuare a raccontare favole su grandi progetti e iniziative – è stato detto durante la presentazione – quando la realtà dimostra che i soldi non ci sono. È come promettere ai figli un viaggio a Parigi o una Porsche senza avere un euro in tasca. Nei fatti, i cittadini restano senza servizi e senza risposte».
«Noi non stiamo dando i numeri – ha dichiarato Giuseppe Di Rosa – noi faremo ciò che stiamo dicendo e spiegheremo strada facendo come lo faremo. Questa città non può più sopportare bugie e illusioni».
Prefettura e Regione nel mirino
Alla luce della gravità, i promotori del progetto hanno chiesto che la Prefettura di Agrigento e la Regione Sicilia siano coinvolte attivamente: la prima per garantire trasparenza e vigilanza, la seconda perché responsabile di fondi e trasferimenti spesso utilizzati in modo improprio.
La svolta proposta dal progetto
Il progetto “Tutti insieme per una città normale” non si limita alla denuncia: durante la serata sono state illustrate anche le prime proposte concrete, a partire dalla creazione di nuove società in house per i servizi pubblici, con l’obiettivo di produrre utili e reinvestirli in città, creando nel breve periodo almeno 200 posti di lavoro.
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I simboli delle liste civiche
In chiusura sono stati presentati anche i simboli delle due liste civiche che appoggeranno la futura candidatura a sindaco:
Agrigento Amore Mio
LiberiAmo Agrigento
L’appello di Di Rosa
La serata si è chiusa con un appello diretto di Giuseppe Di Rosa:
«Invito tutte le forze sane della città a unirsi a noi: il problema non è solo l’amministrazione di oggi, ma un sistema che da anni soffoca Agrigento. O si cambia registro, come stiamo proponendo noi, oppure il Comune non avrà né futuro né presente».