Nel lontano 1972, Giancarlo Giannini fu protagonista del capolavoro “Mimì metallurgico ferito nell’onore”, con la regia di Lina Wertmüller.
L’attore, tra i più famosi e amati del cinema italiano, è tornato sul set della storica pellicola con l’opera scritta e diretta dal siciliano Alfredo Lo Piero, dal titolo “Un viaggio per incontrare Mimì”.
Un omaggio alla prima cineasta donna candidata al Premio Oscar, ma anche e soprattutto un viaggio attraverso la Sicilia tra ricordi, cinema e memoria sociale.
Il film, una produzione CINE CT Studios, sarà presentato ai giornalisti nell’ambito di una conferenza stampa che si terrà il prossimo martedì 23 settembre alle 10:30, negli spazi del Cinema Azzurro Scipioni, in via degli Scipioni 82 a Roma.
Distribuito da Green Film, “Un viaggio per incontrare Mimì” uscirà nelle sale cinematografiche a partire dal prossimo settembre; la data ufficiale sarà svelata venerdì 8 agosto in occasione del Premio Nazionale “Garitta d’Argento”, in programma nel borgo di Santa Tecla ad Acireale, in provincia di Catania.
Sono previste proiezioni speciali in diverse città italiane.
UN AUTENTICO RITORNO AL PASSATO
Giancarlo Giannini, iconica figura del cinema italiano, è il protagonista di “Un viaggio per incontrare Mimì”, tributo a “Mimì metallurgico ferito nell’onore”, pellicola che segnò un’epoca e la carriera dello stesso attore ligure, insignito nel 2023 con una stella sulla “Hollywood Walk of Fame” a Los Angeles.
A distanza di oltre mezzo secolo, Giancarlo Giannini compie un viaggio fisico ed emotivo sulle tracce di Domenico Mardocheo, ovvero Mimì: le stesse tappe che permisero, all’inizio degli anni Settanta, di impregnare di sicilianità il celebre personaggio, catanese e dalle idee politiche di sinistra, attraversando l’isola in lungo e largo.
Un’auto d’epoca, tra Palermo, Corleone, Poggioreale, Agrigento, Catania e altri luoghi emblematici, compie un itinerario a ritroso ma reale, passando per luoghi che evocano le tensioni sociali, le migrazioni interne e i grandi snodi della memoria collettiva italiana.
La presenza dell’attore, intensa e discreta, accompagna lo spettatore in un racconto sospeso tra presente e passato, in cui dominano silenzi e ricordi, strade e sguardi.
Ad affiancarlo, ci sono Tuccio Musumeci, Enrico Terrana, Claudio Musumeci e Alessandro Caruso.
L’opera di Alfredo Lo Piero è molto più che un omaggio al cinema italiano d’autore: è, piuttosto, una riflessione su ciò che resta di un’epoca e del suo immaginario, riletti oggi attraverso gli occhi di chi li ha vissuti.
La fotografia e il montaggio sono rispettivamente di Giuseppe Di Blasi e Antonio Todaro.
Il trucco è di Pietro Tenoglio, i costumi di Sebastiana Chiarenza e le scenografie a firma di Mirko Miceli.
L’autore delle musiche è Salvo Legname.

