Agrigento non può e non deve dimenticare Alfonso Restivo, alias Fofò Purtusu. La memoria dell’indimenticato e indimenticabile “paladino” di Girgenti e ultimo campanaro della Cattedrale della città dei Templi merita un riconoscimento, anche “solo” una targhetta accanto l’umile uscio della sua “casa”, proprio ai piedi del Duomo. Una dimora modesta quella che Fofò abitava grazie alla donazione avuta a suo tempo dalla Curia agrigentina, concessagli non solo per generosità cristiana, ma anche e soprattutto per lo straordinario amore che Fofò metteva per ogni aspetto della vita di comunità. Restivo è morto nell’agosto del 2022, a seguito delle complicazioni del proprio stato di salute, divenuto assai precario negli ultimi tempi della sua esistenza.
Sempre presente ad aprire i momenti più topici della Sagra del Mandorlo in Fiore, indossando il costume di paladino, sempre in prima fila sulle tribune e sul manto erboso dello stadio Esseneto, sempre nelle stessi vesti che lo hanno reso iconico, per l’intera realtà agrigentina. Per molti infatti, un elemento saliente delle tradizioni agrigentine era impersonificato proprio dalle gesta di questa particolare personaggio. Un uomo buono che con le sue qualità morali sapeva dissimulare alla grande le proprie lacune intellettuali. Per tutto questo, Report Sicilia lancia da questo momento una “campagna” per la collocazione di una targa commemorativa accanto la porta della dimora nella quale Fofò ha vissuto per parecchi anni, trasformandola anche in luogo di lavoro, il suo lavoro di falegname artigiano. Curia, Comune di Agrigento, associazioni varie sarebbe bello che raccogliessero questa proposta, per onorare la memoria di uno degli agrigentini moralmente più illustri degli ultimi 50 anni.