Dopo quattro weekend di straordinario successo, l’Urban Fest in via Atenea ha chiuso in anticipo a causa delle pressioni dei residenti che richiedevano tranquillità già all’ora di cena. L’iniziativa, promossa dai locali Girasole Cafè, Chapeau e Cantina Granet e ideata da Riccardo GaZ, ha trasformato via Atenea in un vivace centro di attività artistiche e culturali, ma non ha potuto continuare a causa delle lamentele.
Un Festival di Successo
L’Urban Fest è stato un evento unico che ha celebrato l’arrivo della primavera con una serie di attività coinvolgenti. Artisti di strada, flash mob, pitture estemporanee, mostre fotografiche, canzoni d’autore e dj set hanno animato la via, decorata con colorati ombrelli volanti. La partecipazione è stata entusiasta, con famiglie, turisti e giovani che hanno affollato il centro storico.
“Per la prima volta noi imprenditori abbiamo compreso il valore di un lavoro fatto in stretta collaborazione,” hanno dichiarato i titolari dei locali coinvolti. “Abbiamo valorizzato il centro storico attraverso un’iniziativa indirizzata principalmente alle famiglie, all’offerta d’intrattenimento turistico e ai giovani. La via Atenea si è dipinta con i colori della primavera, si è entusiasmata con i balli e i flash-mob, ha apprezzato tanti giovani artisti al lavoro.”
Nessun Incidente, Solo Sorrisi
Il festival ha registrato una partecipazione senza precedenti e, cosa ancora più importante, non ha visto alcun incidente. “Non un singolo episodio di intolleranza,” hanno sottolineato i promotori, “semmai i sorrisi dei bimbi sulle spalle dei papà, lo stupore dei loro visi di fronte ai trampolieri e ai mangiafuoco o alle tele dei pittori che si coloravano.”
La Decisione di Fermarsi
Nonostante il successo, le lamentele dei residenti hanno portato i promotori a chiudere anticipatamente il festival. “A tal proposito ci piace citare Don Abbondio: ‘Certe cose – lui si riferiva al coraggio, noi invece parliamo di sensibilità e cultura – se non ce le hai, non te le puoi dare’. Ed allora avveleni i pozzi,” hanno dichiarato. La mancanza di supporto da parte di alcuni residenti ha ostacolato quello che era il motore della manifestazione.
Un Ringraziamento Finale
“Ringraziamo tutti coloro che hanno consentito la realizzazione di Urban Fest,” hanno concluso i promotori, esprimendo gratitudine verso coloro che hanno sostenuto l’evento. In particolare, hanno ringraziato Paolo Minacori per la disponibilità degli spazi della galleria ‘Fam’, Carmelo Cantone e la sua collaboratrice, la dottoressa Narbone, il prefetto e le forze dell’ordine.
Uno Sguardo al Futuro
Riccardo GaZ, direttore artistico, ha aggiunto: “Mi è sempre piaciuto lavorare in un clima di entusiasmo generale e ho sempre creduto nella nostra città meravigliosa. Sono consapevole del fatto che siamo molto provinciali e poco pronti alle piccole trasformazioni che potrebbero renderci una vera città a vocazione turistica. Ringrazio chi è venuto a trovarci, i ragazzi dei locali che hanno finanziato tutto, l’ambulanza richiesta dalla prefettura, la Siae e la sicurezza per garantire l’ottimo svolgimento della manifestazione.”
Con queste parole, l’Urban Fest si congeda, lasciando un segno indelebile e una lezione di collaborazione e amore per la città di Agrigento.