Realmonte, Valenti replica a Sciarrone: “Censurato nel gruppo, ora pretendiamo chiarezza”
REALMONTE – Prosegue lo scontro politico e dialettico tra l’ex Vicepresidente del Consiglio Comunale di Realmonte, Valenti, e il Dott. Sciarrone, a seguito di un recente articolo pubblicato sul sito denominato “Comitato Scavuzzo”. Valenti, in una nota, prende posizione netta contro quanto affermato da Sciarrone, smentendo che le sue dichiarazioni siano state rese in qualità di assessore – incarico che non ricopre – ma come ex Vicepresidente del Consiglio.
Secondo Valenti, è stato leso un principio fondamentale: il diritto di espressione. “Con atteggiamento antidemocratico – afferma – mi è stato negato il diritto di parola. Prima hanno rimosso il mio profilo, poi, su un nuovo profilo, mi è stata inibita la possibilità di commentare”. Un’azione che Valenti definisce censoria e inaccettabile in un contesto che dovrebbe essere di libera discussione e confronto tra cittadini.
Sulla questione del cosiddetto “diktat” evocato da Sciarrone, Valenti si interroga: “Non si comprende a quale diktat si riferisca. È stato proprio l’amministratore del gruppo a compiere queste azioni. Chi ha preso questa decisione? Perché?”
Il punto centrale del suo intervento, ricorda Valenti, era in realtà un invito alla trasparenza amministrativa: “Avevo semplicemente sottolineato che, oltre ai prospetti dei debiti del Comune, sarebbe stato opportuno pubblicare anche le delibere sui crediti, per le riparazioni effettuate. Questo per onestà intellettuale e per offrire ai cittadini una visione completa della situazione.”
L’ex Vicepresidente si rivolge infine direttamente agli iscritti al gruppo e alla comunità: “Facciamo un appello alla chiarezza, alla democrazia e alla responsabilità. Chi gestisce profili pubblici e spazi di confronto politico non può piegarli a logiche di parte o, peggio, oscurare chi esprime un’opinione diversa.”
La polemica tra Valenti e Sciarrone sembra dunque destinata a proseguire, ma solleva un tema più ampio: il diritto alla libera espressione nei canali pubblici e l’esigenza di trasparenza nella comunicazione istituzionale.