"IL VOLO" ALLA VALLE DEI TEMPLI

Nel 2025 aumentano i visitatori paganti alla Valle dei Templi, ma calano le scolaresche. I numeri restano modesti nonostante il titolo di Capitale della Cultura e milioni spesi in promozione.

Agrigento – L’anno di Capitale Italiana della Cultura 2025 doveva rappresentare una svolta epocale. Ma, guardando i numeri, la tanto attesa “rinascita” per il turismo locale sembra ancora un miraggio. I dati ufficiali sui flussi di accesso alla Valle dei Templi – aggiornati ai primi cinque mesi del 2025 – mostrano una leggera crescita complessiva, ma nessun “effetto capitale” esplosivo. Al contrario, c’è una flessione nelle presenze scolastiche, da sempre una voce forte nel bilancio dei visitatori.

Ecco i numeri esatti del confronto tra il 2024 e il 2025 (periodo gennaio-maggio):

Anno Totale Visitatori Non Paganti (studenti/scolaresche) Paganti
2024 391.987 150.711 241.276
2025 393.647 145.436 248.211

Il totale cresce di appena 1.660 unità. Eppure, il dato rilevante è un altro: i paganti crescono di circa 7.000 biglietti, ma questo è dovuto alla flessione dei non paganti, in particolare delle scolaresche, che nel 2025 sono diminuite di oltre 5.000 presenze.


Il Parco funziona, la città no

A reggere il peso di “Capitale della Cultura” è sempre e solo il Parco Archeologico. Una struttura efficiente, ben gestita, capace di mantenere standard elevati di accoglienza e fruizione, nonostante la crisi strutturale della città.

Agrigento, nel suo complesso, non ha retto il passo: zero servizi igienici, disordine urbano, trasporti pubblici ridicoli, informazioni turistiche carenti. Un fallimento dell’amministrazione cittadina, che pure aveva promesso mari e monti.


Una promozione costata milioni… per cosa?

La Regione Siciliana ha stanziato fondi considerevoli per promuovere il 2025: spot, eventi, conferenze, campagne pubblicitarie, promesse. Ma l’effetto reale – oggi misurabile – è tutt’altro che soddisfacente. Il Parco, da solo, non può sopperire all’inadeguatezza dell’offerta urbana.

Il sindaco Francesco Miccichè aveva dichiarato che Agrigento Capitale della Cultura sarebbe stata una panacea per tutto: turismo, economia, qualità della vita. Ma oggi, tra realtà e propaganda, il divario si allarga.

troppi proclami, pochi risultati

Siamo a metà 2025, e già si intravede l’esito finale: Agrigento rischia di perdere l’occasione del secolo. Se non ci sarà un cambio netto di passo nella gestione del territorio urbano, l’anno della “cultura” passerà come l’ennesima occasione persa, coperta solo dalla professionalità di chi lavora nel Parco della Valle.

Agrigento può e deve aspirare a più di questo. Ma servono meno slogan e più fatti.

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