Entrare nella casa natale di Luigi Pirandello, accedere in una delle stanze multimediali realizzate dopo il “discutibile” restauro degli anni scorsi e scoprire che i vandali hanno colpito inesorabili. Mascalzoni camuffati da appassionati del premio Nobel hanno creato decine di graffi e soprattutto buchi sulle pareti specchiate sulle quali si proiettano immagini della vita del drammaturgo. Uno scempio, uno sfregio in piena regola consumatosi chissà quando e per mano di chi, tenuto conto che nella struttura museale entrano ed escono ogni giorno migliaia di persone l’anno. Vedere queste pareti specchiate ignobilmente deturpate da gentaglia incapace di rispettare e amare il bello suscita enorme sdegno. Non è da escludere che la stanza possa essere tra quelle monitorate dalle telecamere di videosorveglianza e magari qualcuno possa risalire agli autori dell’atto vandalico.

Un atto vandalico che c’è da ritenere non sia stato consumato in una sola occasione, ma con una ripetitività che lascia sgomenti. Quanto accaduto e mai fatto “uscire” dalle storiche mura della casa del Caos dovrebbe sollecitare chi di competenza a meglio tutelare questo bene di valore storico e culturale. C’è da evidenziare e auspicare inoltre, come l’ente che gestisce la casa natale (ovvero la Regione Sicilia in tutte le sue coniugazioni territoriali) dovrebbe intervenire prima possibile, per sostituire queste pareti devastate dai vandali, per evitare che i futuri visitatori possano ritrovarsi ancora al cospetto di questo scempio. 

Autore