Oltre al danno, la beffa. La scena dell’ennesimo “delitto” a danno degli agrigentini è all’altezza della curva delle Dune a San Leone. A sollevare il problema è l’associazione Mareamico col suo presidente Claudio Lombardo. Sul banco degli imputati l’Aica e il sindaco, quest’ultimo nella veste di massima autorità sanitaria cittadina: “Da diverse settimane c’è un grosso problema nella fognatura delle dune di San Leone. Dopo la nostra segnalazione, che documentava un grosso sversamento fognario nel Vallone Canne, sono iniziati i lavori di riparazione sulla condotta fognaria. Tutto questo accadeva a fine aprile, ma la cosa assurda è che, ancora oggi, i lavori non sono stati completati e che il cantiere risulta misteriosamente abbandonato. Chi ha la responsabilità dei lavori, ha creato un problema di sicurezza stradale, lasciando un pericoloso cratere pieno di fogna in strada”. Nei primi giorni di cantiere furono posizionati due semafori per regolare il flusso veicolare. Aperto lo scavo dopo alcuni giorni sono spariti i semafori ed è rimasto il buco recintato, nel bel mezzo della curva.
Vergogna nella vergogna

Scrive Lombardo: “Per completare l’opera, è rimasto pure il fiume maleodorante in spiaggia, dove non è neanche iniziata la bonifica delle sabbie, determinando ovviamente, il perdurare del divieto di balneazione nel mare delle Dune. Il Sindaco di Agrigento, che è la massima autorità sanitaria e di sicurezza in città, deve costringere l’Azienda idrica a completare i lavori, ed in caso di manifesta inadempienza, si deve sostituire ad essa, facendo i lavori e ripristinare l’ambiente, addebitando i costi sostenuti ad AICA. La città di Agrigento non può restare più in queste condizioni e mostrare questa triste immagine ai cittadini e ai turisti”. Le indagini della Procura, sui presunti intrallazzi intorno alla realizzazione della nuova condotta idrica, stanno cercando di bloccare quelle dinamiche che hanno portato la città a questo sfascio.

