AGRIGENTO – Le foto parlano da sole.
Siamo in via Michele Caruso Lanza, nel cuore del quartiere “Campo Sportivo”, nello stesso punto dove fino a pochi mesi fa erano installati i contenitori per la raccolta di abiti e accessori usati, un servizio soppresso senza alcuna alternativa. Oggi, al loro posto, c’è solo una montagna di rifiuti, sacchi di vestiti sparsi ovunque, scatole, bottiglie e cartoni abbandonati sul marciapiede.
Quella che doveva essere un’area di raccolta differenziata, ordinata e sorvegliata, è diventata una discarica a cielo aperto.
La scena è desolante: tra i rifiuti si aggirano persone in cerca di qualcosa da recuperare, in un’immagine che riassume tutta la povertà materiale e morale di una città lasciata allo sbando.
DAL SERVIZIO SOSPESO ALLA DISCARICA STABILE
Il Comune di Agrigento aveva comunicato la sospensione del servizio di raccolta di abiti e scarpe usati per la temporanea indisponibilità dell’impianto di conferimento convenzionato.
Temporanea, si disse.
Ma da allora nessun servizio alternativo è stato attivato, e i cittadini non sanno più dove portare i capi dismessi.
Il risultato? Tutti gli angoli che ospitavano i vecchi contenitori sono diventati nuove discariche abusive, alimentate giorno dopo giorno dall’incuria e dall’assenza di controllo.
IL SILENZIO DELL’AMMINISTRAZIONE
Nonostante le segnalazioni e le foto pubblicate più volte da Report Sicilia, nessun intervento strutturale è stato disposto dall’amministrazione comunale.
La zona è rimasta per settimane in queste condizioni, con i residenti costretti a convivere con odori nauseabondi, ratti e degrado visivo, mentre il Comune si limita a operazioni sporadiche di rimozione, senza mai affrontare il problema alla radice.
“Questo è lo stato di Agrigento — commentano i residenti — nel silenzio di chi amministra. Dove prima c’erano servizi, oggi c’è solo abbandono.”
IL CASO SIMBOLO DI UNA CITTÀ SENZA GESTIONE
La situazione di via Michele Caruso Lanza non è un’eccezione, ma l’ennesima prova di una gestione approssimativa del decoro urbano.
Mancano i controlli, mancano i centri di raccolta comunali (CCR), manca soprattutto un piano concreto per il recupero e la rigenerazione delle aree degradate.
UNA CITTÀ DELLA CULTURA SOLO SULLA CARTA
Agrigento è ormai Capitale Italiana della Cultura 2025 a tutti gli effetti, ma mentre siamo alle battute finali dei preparativi ufficiali, quartieri come Fontanelle, Campo Sportivo, San Leone e Villaseta continuano a mostrare immagini indegne di una città che dovrebbe rappresentare l’eccellenza culturale del Paese.
Altro che capitale: la realtà quotidiana restituisce l’immagine di una città dimenticata, abbandonata al degrado e all’indifferenza di chi la amministra.
LA DENUNCIA DI REPORT SICILIA
Report Sicilia documenta da settimane lo stato di degrado crescente di via Michele Caruso Lanza, chiedendo all’amministrazione comunale:
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Il ripristino del servizio di raccolta abiti usati;
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L’attivazione dei CCR previsti dal contratto di igiene urbana, con sorveglianza e videosorveglianza;
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Un piano di controllo e sanzioni mirate, dopo aver garantito i servizi di base;
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Una mappatura pubblica delle aree dismesse e abbandonate.
Agrigento non può continuare a vivere nell’indifferenza amministrativa.
Non basta nascondere il problema: serve agire, subito, prima che le discariche diventino l’unico simbolo visibile di questa città.
Report Sicilia – voce dei cittadini, immagini della verità.






