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Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025, continua a presentarsi con il volto di una città lasciata a se stessa. Oggi, nel nostro “Viaggio nei quartieri”, ci fermiamo in via Aviere Giovanni Volpe, una delle principali vie d’accesso alla città, collegata al Viadotto Akragas. Purtroppo, ciò che dovrebbe rappresentare il biglietto da visita di una città simbolo della cultura e dell’accoglienza, è in realtà il simbolo dell’abbandono e dell’incuria.

Il degrado di via Volpe
Via Giovanni Volpe si presenta in uno stato desolante: strade dissestate, marciapiedi sporchi e una generale condizione di incuria che non risparmia alcun angolo della zona. Ciò che rende la situazione ancora più grave è la presenza di un punto di trasbordo dei rifiuti, visibilmente trascurato e maleodorante, che contribuisce a dare un’immagine igienicamente inaccettabile della città.

Questa condizione non solo colpisce i cittadini che vivono la quotidianità del quartiere, ma diventa un pugno nell’occhio per i turisti che arrivano ad Agrigento e percorrono questa via. È questa l’accoglienza che Agrigento vuole riservare a chi arriva nella città Capitale della Cultura 2025?

Il Codacons e le denunce costanti
Il Codacons di Agrigento, guidato da Giuseppe Di Rosa, è intervenuto più volte su queste problematiche, denunciando pubblicamente il degrado che colpisce non solo via Volpe, ma anche altre zone cruciali della città. In un video e in una serie di foto, Di Rosa documenta l’assoluto stato di abbandono in cui versa la via, definendola “il simbolo della mancanza di attenzione da parte dell’amministrazione comunale.”

“Non è possibile che una città come Agrigento, con l’importante riconoscimento di Capitale della Cultura, si presenti in queste condizioni,” commenta Di Rosa. “Questo degrado non è solo un’offesa ai cittadini, ma anche un grave danno per il turismo e per l’immagine della città.”

Un’amministrazione in silenzio
Le condizioni di via Volpe sollevano interrogativi sulle scelte dell’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Francesco Miccichè. Durante la campagna elettorale, il Sindaco aveva promesso una città senza “quartieri di serie A o D,” ma oggi sembra evidente che queste promesse non si siano tradotte in fatti concreti. Nonostante le ripetute segnalazioni del Codacons e dei cittadini, l’amministrazione ha continuato a ignorare la situazione, lasciando il quartiere in uno stato di abbandono.

Il confronto con altre realtà turistiche
In città come Taormina o Siracusa, le aree di accesso e le vie principali sono curate e rappresentano un motivo di orgoglio per le amministrazioni locali. Ad Agrigento, invece, vie come Giovanni Volpe si trasformano in percorsi che raccontano una storia di incuria, sterpaglie e rifiuti. Una Capitale della Cultura non può permettersi di offrire questo scenario.

Un appello alla rinascita
Agrigento deve urgentemente invertire la rotta. Le segnalazioni e i richiami del Codacons rappresentano un grido d’allarme per un’amministrazione che sembra incapace di rispondere alle necessità del territorio. Via Giovanni Volpe è solo un esempio di un problema ben più grande, che coinvolge l’intera città.

Agrigento merita di più, e i cittadini non possono più accontentarsi di promesse non mantenute. È tempo che l’amministrazione comunale prenda sul serio queste problematiche e lavori per restituire decoro e funzionalità a una città che ha tutte le potenzialità per essere un’eccellenza, ma che oggi rischia di essere ricordata per il suo degrado più che per la sua cultura.

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