Codacons Agrigento, attraverso il responsabile regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali Giuseppe Di Rosa, ha sollevato dubbi sul recente intervento del sindaco di Agrigento riguardante la piantumazione di 140 nuovi alberi in sostituzione di quelli rimossi alla Villa del Sole. Nonostante la dichiarazione del sindaco, la nota del Codacons mette in luce un punto fondamentale: la conformità del progetto dell’asilo con il quadro normativo vigente per i centri storici di origine antica.

Secondo l’esposto presentato dal Codacons e la documentazione allegata, la Villa del Sole rientra nel Piano Paesaggistico regionale, ai sensi del Decreto n. 64/GAB del 30 settembre 2021, che include l’area tra i “Centri Storici di Origine Antica”. Tale classificazione comporta un regime di tutela ambientale e paesaggistica rigoroso, in linea con il D.Lgs. 42/2004 e l’art. 136, che ne sottolineano il “notevole interesse pubblico”. La recente variante urbanistica, approvata per l’edificazione dell’asilo, risulta invece in contrasto con questi vincoli, in quanto altera un contesto di valore storico-paesaggistico consolidato.

Il Quadro Normativo e le Lacune Amministrative

Il Codacons ha evidenziato che l’area di Villa del Sole non è solo sottoposta alle normative generali del Codice dei Beni Culturali, ma ricade sotto vincoli stringenti imposti dal decreto regionale. Questo vincolo dovrebbe impedire modifiche significative al contesto paesaggistico. L’autorizzazione della Soprintendenza, rilasciata nel marzo 2024, ha omesso però di tener conto di queste norme, e il Codacons denuncia come ciò costituisca un errore amministrativo grave, considerando che la Villa del Sole rappresenta un simbolo culturale e naturale del patrimonio agrigentino.

L’Esposto e la Richiesta di Intervento alla Procura

Nell’esposto depositato alla Procura della Repubblica di Agrigento e al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, il Codacons ha chiesto il sequestro preventivo dell’area della Villa del Sole, sottolineando la necessità di un’ispezione. La richiesta si fonda sul rischio che il contesto paesaggistico possa essere compromesso, considerando che la variante urbanistica del Comune ha permesso interventi di grande impatto, come la costruzione di un polo per l’infanzia e la demolizione di parte del patrimonio arboreo esistente.

Di Rosa sottolinea come l’approvazione di varianti di questo tipo debba essere strettamente monitorata e come, in assenza di una risposta amministrativa chiara, il Codacons consideri altre azioni, tra cui la richiesta di una riperimetrazione del Parco Archeologico di Agrigento. L’obiettivo di questa proposta è quello di limitare abusi urbanistici, rendendo possibile anche una sanatoria delle costruzioni abusive che rientrerebbero nella nuova delimitazione.

Appello alla Trasparenza

Il Codacons chiede infine che l’amministrazione comunale e la Soprintendenza chiariscano pubblicamente le basi legali della variante e che vengano pubblicati tutti i documenti autorizzativi, incluse le delibere e i verbali del Consiglio comunale. La cittadinanza, afferma Di Rosa, ha il diritto di sapere se e come il Comune stia rispettando i vincoli imposti dalla normativa paesaggistica. La trasparenza su queste procedure è essenziale per garantire che il patrimonio della città di Agrigento sia salvaguardato per le future generazioni.

L’articolo si chiude con una riflessione: il Codacons si impegna a vigilare e ad assicurarsi che le leggi vengano rispettate in nome della tutela dei beni culturali, considerando che l’area di Villa del Sole non è solo un punto di verde pubblico, ma un pezzo di storia agrigentina di cui la comunità non può privarsi.

Autorizzazione Paesaggistica prot. gen. n. 24343 del 27.03.2024

CHIARIMENTI E RICHIESTA PROCURA SEQUESTRO PREVENTIVO CANTIERE VILLA DEL SOLE AGRIGENTO DEL 11.10.2024

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