AGRIGENTO – La vicenda della Villa del Sole entra ora in una fase nuova. Dopo avere documentato l’abuso edilizio e la successiva demolizione priva di autorizzazione paesaggistica — avvenuta in un’area vincolata e in diretta davanti ai cittadini — Report Sicilia chiede ufficialmente un incontro pubblico e documentale con il Soprintendente ai Beni Culturali di Agrigento, Ing. Vincenzo Rinaldi.
L’incontro non è né simbolico né protocollare:
è il primo passo di un percorso istituzionale chiaro, lineare e irrevocabile.
“Questo confronto è propedeutico alla richiesta che presenteremo al Procuratore della Repubblica di Agrigento” – afferma Giuseppe Di Rosa, editore e giornalista di Report Sicilia.
“Se non avremo risposte dalla Procura, siamo pronti a rivolgerci al Consiglio Superiore della Magistratura e, se necessario, fino al Ministro della Giustizia. Questa vicenda non verrà archiviata, né derubricata.”
Perché l’incontro è indispensabile
Report Sicilia chiederà al Soprintendente di spiegare, con documenti, perché:
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l’area della Villa del Sole, classificata come Centro Storico di origine antica, quindi zona inedificabile, non sia stata dichiarata tale nella fase iniziale del progetto;
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non sia stato richiesto il sequestro preventivo del cantiere;
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la demolizione dell’abuso sia avvenuta senza autorizzazione paesaggistica, in violazione della L.R. 5/2019;
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la Soprintendenza non abbia informato la Procura, pur avendo ufficialmente riconosciuto l’abuso.
La posta in gioco non è una piattaforma in cemento
La posta in gioco è chi decide cosa si può fare e cosa no sul patrimonio collettivo.
«Qui non stiamo difendendo un’aiuola — conclude Di Rosa —
stiamo difendendo il concetto stesso di tutela.
E se a tutelare non è più chi è istituzionalmente chiamato a farlo, allora il problema è sistemico.
E un problema sistemico si affronta ai livelli più alti dello Stato.
Noi siamo pronti. E non arretriamo.»
copia Pec :
Oggetto: Richiesta incontro istituzionale pubblico con il Soprintendente BB.CC.AA. di Agrigento – Fase preliminare a richiesta di audizione presso la Procura della Repubblica
Destinatari (TO):
sopriga@certmail.regione.sicilia.it (Soprintendenza BB.CC.AA. Agrigento)
E p.c.:
presidente@certmail.regione.sicilia.it (Presidente Regione Siciliana – On. Renato Schifani)
assessore.beniculturali@certmail.regione.sicilia.it (Assessore ai Beni Culturali – On. Francesco Paolo Scarpinato)
protocollo.prefag@pec.interno.it (Prefettura di Agrigento)
procura.agrigento@giustiziacert.it (Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento)
servizio.protocollo@pec.comune.agrigento.it (Comune di Agrigento)
Il sottoscritto Giuseppe Di Rosa,
Editore e giornalista del quotidiano online ReportSicilia.it, con sede in Agrigento,
CHIEDE FORMALMENTE
lo svolgimento di un incontro istituzionale pubblico con il Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento, Ing. Vincenzo Rinaldi, da tenersi presso la sede della Soprintendenza o altra sede istituzionale idonea.
FINALITÀ DELL’INCONTRO
L’incontro è richiesto al fine di esaminare e discutere carte alla mano, in modo trasparente e documentato, la situazione riguardante il cantiere denominato “Villa del Sole”, con riferimento a:
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Classificazione paesaggistica dell’area, inserita nel Centro Storico di origine antica e quindi sottoposta a vincolo di inedificabilità ai sensi dell’art. 136, lett. c) del D.Lgs. 42/2004;
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Motivazioni della mancata richiesta di sequestro preventivo del cantiere;
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Mancata sospensione dei lavori, nonostante l’accertata assenza di autorizzazione paesaggistica preventiva;
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Legittimità della demolizione del manufatto, avvenuta senza titolo autorizzativo, in violazione della L.R. 5/2019.
CARATTERE PROPEDEUTICO
Si precisa inoltre che il presente incontro è propedeutico:
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alla richiesta di audizione formale presso il Procuratore della Repubblica di Agrigento, cui sarà sottoposta la documentazione raccolta;
e che,
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in caso di mancata risposta, diniego o assenza di trasparenza, la sottoscritta redazione procederà a presentare istanza di valutazione presso il Consiglio Superiore della Magistratura, ed eventualmente presso il Ministro della Giustizia.
Tale percorso verrà portato avanti senza interruzioni e senza arretramento, nell’interesse esclusivo della cittadinanza e della tutela del patrimonio culturale e paesaggistico collettivo.


