Agrigento, ZTL e auto elettriche: multe da migliaia di euro per turisti ingannati da una segnaletica incompleta

AGRIGENTO – La città Capitale Italiana della Cultura 2025 si trasforma, per molti turisti, in una trappola salatissima.

A denunciarlo è una nuova segnalazione giunta a Report Sicilia, che mette in luce una vicenda ai limiti dell’assurdo, con risvolti grotteschi per chi, tra la metà del 2022 e gennaio 2023, ha deciso di visitare Agrigento alla guida di un’auto a trazione esclusivamente elettrica.

Il caso ha coinvolto decine di cittadini, tra cui una malcapitata visitatrice, le cui iniziali sono G.P., che si è vista recapitare una cartella esattoriale da oltre 6.700 euro per 31 accessi non autorizzati nella ZTL di via Atenea, oltre ad altri 6 verbali da 546 euro, per un totale di oltre 7.200 euro.

Ma c’è un dettaglio inquietante: all’epoca degli accessi la segnaletica stradale autorizzava esplicitamente il transito ai veicoli elettrici, senza indicare alcuna necessità di pass o autorizzazione preventiva.

Una segnaletica fuorviante

Come si legge nei ricorsi già depositati al Giudice di Pace, la scritta all’ingresso della ZTL recitava:

“Accesso vietato eccetto veicoli a trazione elettrica”.

Nessun riferimento a “pass”, richieste, autorizzazioni via email o altro. Solo nel febbraio 2023 il Comune ha modificato il cartello, aggiungendo l’indicazione “muniti di pass” e fornendo pubblicamente le istruzioni per ottenere l’esenzione.

Il danno è fatto. E chi si è fidato della segnaletica – come da principio giuridico consolidato – oggi si ritrova a pagare a caro prezzo la confusione amministrativa.

Giurisprudenza a favore dei cittadini

Nel ricorso, G.P. – che ha usato il proprio veicolo elettrico per visitare Agrigento più volte in quel periodo – richiama alcune sentenze fondamentali:

  • Giudice di Pace di Lecce n. 1775/2019: la segnaletica prevale sui regolamenti comunali.

  • Cassazione Civile, sez. II, ord. n. 27987/2019: gli obblighi non riportati sul cartello non sono opponibili al cittadino.

Eppure, a distanza di due anni, le multe vengono notificate a raffica, con la beffa aggiuntiva che le comunicazioni sono inviate via PEC, strumento che molti cittadini privati – specie over 55 – non usano regolarmente.

L’immagine di Agrigento ne esce distrutta

 

“Abbiamo visitato Agrigento per cultura e rispetto dell’ambiente, e oggi malediciamo il giorno in cui l’abbiamo fatto,” si legge in uno dei commenti arrivati in redazione.

Agrigento dovrebbe accogliere e promuovere la mobilità sostenibile. Invece, ci si ritrova a vessare chi ha scelto un’auto elettrica, ingannato da una segnaletica incompleta e ingiustamente sanzionato da un sistema automatico incapace di distinguere la tipologia del veicolo.


Conclusione:
Se non verrà fatta chiarezza, questa vicenda rischia di diventare una delle pagine più vergognose per l’immagine di Agrigento, oggi Capitale della Cultura, ma incapace di garantire correttezza a chi la visita.

Chi è responsabile di questa “trappola amministrativa” chiarisca subito. E il Comune valuti un annullamento in autotutela di questi verbali, prima che la città perda la sua reputazione davanti a turisti e cittadini.

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