Prende il via a Catania la seconda edizione del Premio internazionale “Lympha – Raffaella Mandarano”, dedicato all’impresa femminile giovane e rivolto alle imprenditrici d’età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni con progetti ad alto impatto sociale, ambientale e tecnologico.
Un’iniziativa che guarda al futuro dell’innovazione, nel segno di una donna visionaria e appassionata come Raffaella Mandarano, manager catanese scomparsa prematuramente nel gennaio dello scorso anno.
Il Premio gode del patrocinio del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania, della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia e di Humanitas Istituto Clinico Catanese.
Professionista lungimirante e sensibile ai temi ambientali e sociali, Raffaella Mandarano è ricordata attraverso il Premio che riflette i valori a cui si è sempre ispirata.
A sostegno dell’iniziativa ci sono anche le realtà che con lei hanno condiviso progetti e innovazione: PROTEO Technologies, Etna Hitech, Harmonic Innovation Hub (Entopan), Farmitalia, GreenWave Modena e la startup Originy.
Il progetto è stato presentato nei dettagli dall’ingegnere Giuseppe Patti, marito della manager e managing director di PROTEO, dalla sorella dell’imprenditrice Cristina Mandarano e da Emanuele Spampinato, presidente del consorzio Etna Hitech. 

INFORMAZIONI E DETTAGLI 

Il Premio “Lympha – Raffaella Mandarano” prevede un percorso di incubazione della durata di quattro mesi e dal valore di oltre cinquemila euro, progettato per fornire un sostegno mirato alla costituzione e all’avvio di una start-up innovativa e alla sua aggregazione nell’ambito dell’ecosistema di innovazione di Harmonic Innovation Hub.
Un’opportunità concreta, arricchita da un riconoscimento in denaro di duemila euro.
La partecipazione è gratuita: bando e form d’iscrizione sono disponibili fino al 16 settembre 2025 sul sito www.associazionemandarano.org.
La cerimonia finale si svolgerà a Catania il 10 ottobre 2025.
La giuria potrà assegnare anche un premio speciale al progetto che meglio interpreterà i valori cari a Raffaella Mandarano: sostenibilità, digitale, IA, energie rinnovabili, ricerca scientifica e impatto sociale.
L’incontro ha visto l’intervento in video della ventinovenne milanese Valentina Mancuso, vincitrice della prima edizione del Premio “Lympha-Raffaello Mandarano” con il progetto “Neurocognitive Virtual Reality”, un software per la valutazione cognitiva in realtà virtuale, in grado di anticipare diagnosi di decadimento cognitivo.
“La mia vita professionale – ha detto la giovane –  ha preso una direzione che mai avrei immaginato perché il Premio mi ha dato strumenti e fiducia e oggi sono in una fase di realizzazione concreta del mio progetto: iniziative come questa sono fondamentali per sostenere le donne nell’impresa”.

UN’INIZIATIVA DAL VALORE STRATEGICO 

“Con Raffaella – ha ricordato il presidente di Etna Hitech Emanuele Spampinato – abbiamo avuto un rapporto pieno, condividendo i momenti felici e quelli difficili del nostro lavoro a volte scontrandoci, ma sempre con una stima reciproca mai messa in discussione, fino alle ultime iniziative nel campo delle energie rinnovabili che stanno dando adesso i loro frutti”. 
“Ringrazio il marito, l’ingegnere Giuseppe Patti – ha aggiunto – per avere voluto coinvolgere anche quest’anno Etna Hitech che compie venti anni dalla fondazione e che oggi è parte di Harmonic Innovation Group Holding Benefit SpA”. 
“A giugno – ha preannunciato Emanuele Spampinato – inaugureremo lo spoke a Catania del gruppo, dove dedicheremo una sessione a Raffaella Mandarano, imprenditrice armonica”.
Proprio su Catania, il presidente di Etna Hitech ha preannunciato tantissimi investimenti.
“Il Premio – ha commentato – è finalizzato al recupero di energie importanti: abbiamo portato a termine anche idee singole, come l’ultima di Raffaella riguardante il grande progetto di produzione di idrogeno, all’interno dell’ecosistema”.
Lo stesso gruppo è impegnato in iniziative di recupero di impresa nel territorio ed è proprietario dello stabilimento Cesame.
“Lo abbiamo riavviato – ha raccontato Emanuele Spampinato – assumendo a dicembre sessantacinque operai attualmente in formazione e il sito entrerà in produzione a ottobre”.
“C’è lo spirito del progetto di ecosistema e di comunità – ha osservato – perché la nostra missione è impegnarci in iniziative di impresa etica, capaci di creare occupazione e produzione nel territorio”.

UN SEME PIANTATO NEL NOME DI RAFFAELLA PER FAR GERMOGLIARE NUOVE ENERGIE 

Al termine dell’incontro, Giuseppe Patti si è soffermato sulla spinta che l’iniziativa può dare in termini di rinascita dell’imprenditoria a Catania.
“Il Premio – ha spiegato – nasce dal desiderio profondo di proseguire il cammino che Raffaella aveva iniziato, sostenendo le donne che oggi provano a costruire qualcosa di proprio, con coraggio e visione”. 
“La sua idea di impresa – ha sottolineato – era sempre connessa al bene comune, alla sostenibilità, alla crescita condivisa”. 
Il Premio Lympha, non a caso, si propone di essere “un seme piantato nel suo nome per far germogliare nuove energie”. 
“Ciò che può aiutare – ha affermato l’ingegnere – è entrare a far parte dell’ecosistema che insieme a Raffaella, Emanuele Spampinato e altri partner abbiamo contribuito a creare venti anni fa: non è possibile che un’iniziativa solitaria riesca ad andare avanti”. 
“Quello che invece abbiamo dimostrato con forza – ha proseguito – è che all’interno di un ecosistema di aziende con alte prospettive da un punto di vista etico oltre che imprenditoriale, c’è la voglia di coniugare la cultura classica e l’innovazione tecnologica”. 
“Permettere a imprese nuove di essere accolte nell’ambito di un ecosistema – ha concluso – è permettere alle stesse di avere molte più chances e di svilupparsi”. 

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