Agrigento Capitale della Cultura 2025: che fine ha fatto l’ex prefetto Cucinotta?

Che fine ha fatto Maria Teresa Cucinotta, già prefetto di Palermo e oggi presidente della Fondazione Agrigento 2025? Dov’è finita quella figura istituzionale che avrebbe dovuto garantire legalità, rigore e trasparenza nella gestione del progetto culturale più ambizioso mai assegnato ad Agrigento?

A sollevare dubbi – e domande – è la redazione di Report Sicilia, alla luce dei recenti sviluppi documentati in due inchieste giornalistiche:

In questi articoli si denuncia con chiarezza come l’avvocato Bonanno sia stato designato consulente legale della Fondazione, dopo un bando predisposto con criteri che sembrano cuciti su misura per il suo profilo professionale. L’inchiesta, pubblicata in anteprima da Report Sicilia, è stata puntualmente confermata dai fatti.

Ma la domanda che ora risuona è una sola:
Dov’era Maria Teresa Cucinotta mentre tutto questo accadeva?

Non era forse stata nominata proprio per imprimere un cambio di passo al progetto Agrigento 2025, dopo le polemiche, i ritardi e i dubbi sulla gestione delle risorse pubbliche?
Non era stata presentata come figura “super partes”, garante della legalità e del rispetto delle procedure?

Oggi, mentre la città è travolta da nuovi scandali, l’ex prefetto di Palermo è letteralmente desaparecida. Nessuna conferenza, nessuna spiegazione pubblica, nessuna presa di distanza da nomine che puzzano di favoritismo e gestione clientelare.
Un silenzio assordante.

E mentre la Fondazione continua a erogare incarichi con fondi pubblici, in città aumenta la sensazione che anche questo progetto, nato sotto la stella della cultura, stia finendo nelle sabbie mobili dell’opacità e dell’autoreferenzialità.

Presidente Cucinotta, dov’è finita la legalità che avrebbe dovuto incarnare?
Agrigento merita risposte, merita verità. E soprattutto merita un Capitale della Cultura degno di questo nome. Non una Fondazione che alimenta dubbi, silenzi e incarichi preconfezionati.