Dopo trent’anni di stallo urbanistico, Agrigento sblocca il progetto delle “case con orto”. Il super dirigente Alberto Avenia, promosso nell’era post-Gaetano Di Giovanni, firma la rinascita edilizia. E ora, grazie alla giunta Miccichè, si torna a costruire.

Ad Agrigento, a volte, i sogni diventano realtà. Dopo tre decenni di immobilismo, promesse e carte dimenticate nei cassetti, la zona di contrada Cannatello si prepara ad accogliere villette unifamiliari con orto, un modello abitativo semplice ma rivoluzionario per una città che ha vissuto anni di schizofrenia edilizia.

Il via libera arriva con la determinazione conclusiva della conferenza dei servizi Xerox+Scan_16072025084943 firmata dall’ing. Alberto Avenia, oggi indicato da molti come “l’uomo che realizza i sogni” dell’amministrazione Miccichè. Dopo gli scandali giudiziari che hanno travolto il precedente capo di gabinetto Gaetano Di Giovanni, oggi sospeso(il comune si ostina a non licenziarlo) dopo le note vicende giudiziarie, la macchina comunale sembrava destinata al collasso. Invece, Avenia ha preso in mano le redini del settore urbanistica e, carte alla mano, ha sbloccato ciò che per decenni era rimasto fermo: il Piano di lottizzazione tra via Farag e via Porto Recanati, a Cannatello.

Il progetto prevede:

  • Case unifamiliari con orto;

  • Realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria (strade, marciapiedi, rete idrica e fognaria);

  • Cessione delle opere secondarie al Comune.

Tutti gli enti coinvolti (Settori VI e III del Comune, AICA) hanno espresso silenzio-assenso, mentre l’ASP ha rilasciato parere favorevole con alcune prescrizioni tecniche, in particolare per evitare contaminazioni tra le reti idriche e fognarie.

Il progetto è stato approvato con la nuova procedura semplificata e asincrona prevista dalla normativa regionale, e rappresenta una svolta in una città dove si è parlato per anni solo di vincoli, demolizioni e burocrazia paralizzante.

Ed ecco che arriva la rivincita della politica “operativa”: la giunta Miccichè, tanto criticata su altri fronti, ha il merito di aver mantenuto un impegno storico. Agrigento non solo si prepara alla Capitale della Cultura, ma – finalmente – costruisce anche per vivere, non solo per esibire.

E nel cuore di tutto questo c’è Alberto Avenia, il super dirigente tecnico, il “nuovo volto” della gestione post-scandali, che con questo atto mette la firma su una delle poche vere novità positive dell’urbanistica agrigentina negli ultimi vent’anni.

Resta da vedere quando partiranno effettivamente i lavori, ma intanto la città può sorridere: le villette con orto non sono più solo un sogno.

Report Sicilia continuerà a vigilare e a raccontare ciò che accade, tra sogni che si realizzano e “miracoli amministrativi” che diventano atti pubblici.

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