san leone parcheggi

Agrigento – Con la delibera di giunta n. 146 del 6 agosto 2025 GC_146_2025, l’amministrazione comunale di Agrigento ha deciso di concedere al Parco Archeologico altri 6.500 mq di suolo pubblico per l’ampliamento dei parcheggi turistici, portando così a 21.500 mq la superficie totale gestita dall’Ente Parco. Una scelta che alimenta interrogativi e polemiche, soprattutto alla luce del persistente stato di crisi finanziaria del Comune.

La concessione è avvenuta senza bando pubblico, senza nuova convenzione, senza consultazione del consiglio comunale, solo con un semplice aggiornamento amministrativo su richiesta del Parco (nota prot. 1962/24). Il risultato? Il Parco incassa gli introiti e gestisce gli spazi, mentre il Comune resta proprietario formale dell’area ma senza benefici economici concreti se non una piccola percentuale sugli incassi.

Un business da milioni di euro regalato

Il nodo, come da tempo denuncia Giuseppe Di Rosa, fondatore di Mani Libere, è chiaro:

“Il parcheggio nella Valle dei Templi è un business. Parliamo di introiti stimabili in oltre 4 milioni di euro all’anno. Perché il Comune continua a cedere queste risorse? Perché non si è mai valutata una gestione in house o un affidamento trasparente a realtà del terzo settore per creare lavoro e reddito per la città?”, ha dichiarato Di Rosa.

E ancora:

“Abbiamo proposto nel 2020, prima della campagna elettorale, un piano chiaro, inserito nel documento ‘Impegni con la città’, firmato anche da Miccichè. Il punto 14 prevedeva l’affidamento della gestione dei parcheggi su suolo comunale ai soggetti del terzo settore, con controllo pubblico, trasparenza e generazione di lavoro vero. Tutto ignorato, ecco uno dei punti per cui ci siamo da subito allontanati dal cerchio magico che ha circondato Miccichè”

Nessuna trasparenza, nessuna rendicontazione

La delibera n. 146/2025 parla genericamente di “obblighi di rendicontazione”, ma non fornisce dati né sulle somme incassate dal Parco né su quanto abbia ricevuto (se ha ricevuto qualcosa) il Comune di Agrigento da quando ha concesso le aree. Ancora più nebulosa è la voce relativa alle “attività complementari di servizio turistico”, che non sono dettagliate né regolamentate pubblicamente: servizi accessori? affitti? altri introiti? Tutto resta nel vago.

Nel frattempo, la città versa in una condizione economica drammatica, con servizi inadeguati, strade al collasso e famiglie lasciate sole nella povertà. Eppure, un’entrata stabile e certa – quella dei parcheggi turistici – continua a essere regalata ad altri.

Di Rosa: “Serve un cambio di rotta, gestione diretta o cooperazione sociale”

Giuseppe Di Rosa, che per primo ha denunciato lo squilibrio nella gestione dei parcheggi e ha più volte chiesto un confronto con l’amministrazione, rilancia:

“La soluzione c’è. Basta volerla. Il Comune può decidere di gestire in proprio i parcheggi, assumendo personale, creando lavoro e incassando gli introiti. In alternativa, può bandire una gara riservata alle cooperative del terzo settore, dando così lavoro a giovani, disoccupati, soggetti fragili. Basta regali. Serve trasparenza e coraggio politico”.

Conclusione: una città che continua a perdere pezzi

Il dato politico è evidente. La giunta comunale cede spazi pubblici a enti esterni, senza contropartite per la città. Il consiglio comunale tace. La deputazione regionale e nazionale non si esprime. E la città, che dovrebbe essere protagonista del proprio sviluppo, viene trattata come una servitù turistica.

Nel frattempo, il Comune si avvicina al dissesto, ma continua a rinunciare a milioni di euro di entrate potenziali.

Report Sicilia continuerà a vigilare. Perché la Valle dei Templi non può diventare la Valle degli Affari di pochi, mentre la città sprofonda nel silenzio e nella marginalità.

Autore