Errato conferimento dei rifiuti: il Comune colpisce i condomìni. Assente l’assessore all’Ecologia, gli uffici agiscono da soli dopo anni di inerzia.

Ad Agrigento, dopo cinque anni di segnalazioni e degrado, il Comune ha deciso di voltare pagina. Con due ordinanze dirigenziali del 28 agosto 2025, il Settore 6 – guidato dal dirigente Alberto Avenia – ha ordinato la rimozione forzata dei rifiuti condominiali e l’addebito dei costi direttamente ai responsabili.

Il primo provvedimento riguarda il Condominio Residence delle Palme in via Michele Lizzi Ordinanza+Dirigenziale+2025-233, amministrato da Michela Iacono Manno. La Polizia Locale, con verbale del 20 agosto, aveva accertato l’errato conferimento e diffidato i condomini a ripristinare i luoghi. Trascorsi i cinque giorni senza interventi, il Comune ha disposto la rimozione in danno con un costo di 550 euro a carico del condominio.

Stessa sorte per il Condominio Palazzo Cacciatore in via Imera Ordinanza+Dirigenziale+2025-234, amministrato dal geometra Giuseppe Russo: anche qui una discarica a cielo aperto, anche qui diffida ignorata e successiva ordinanza con addebito di 550 euro.

Entrambi i provvedimenti si fondano sull’articolo 53 del regolamento comunale per la gestione dei rifiuti, approvato nell’ottobre 2023, che obbliga amministratori e condomìni a mantenere pulite le aree antistanti i fabbricati, pena responsabilità solidale.

📌 Il vuoto politico
Il cambio di passo arriva in un momento particolare: l’assessorato all’Ecologia è di fatto vacante. Non c’è più un referente politico, e gli uffici tecnici hanno assunto pieno controllo del settore. È così che, dopo anni di immobilismo, sono scattate le prime contestazioni formali: non più tolleranza, ma multe e costi diretti a carico di chi sporca.

📌 La domanda che resta
Perché solo adesso, dopo cinque anni di incuria e segnalazioni inascoltate, si è deciso di applicare le norme già esistenti? È l’inizio di una stagione di rigore, frutto di una gestione più “tecnica” e meno politica, o resterà un episodio isolato?

Una cosa è certa: ad Agrigento i cittadini non potranno più dire che “paga sempre la collettività”. Almeno per i condomìni, a pagare sarà chi non rispetta le regole.

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