L’Assessore alla Regione Siciliana alla Salute, Giovanna Volo, è l’ultima ad aggiungersi alla lunga lista degli indagati. Le parole “disciplina e onore” sembrano dimenticate, nessuno si dimette, e la credibilità delle istituzioni viene coperta di fango. Il centrodestra normalizza illegalità e disonore dietro il paravento di un falso garantismo, senza considerare le esigenze cautelari. Una persona che gestisce denaro pubblico può continuare a farlo se indagata per gravi reati come corruzione e peculato, che attengono alle sue funzioni mentre si attende l’esito di tre gradi di giudizio? I Siciliani sappiano discernere tra chi opera nel rispetto della legalità e chi approfitta in maniera indecorosa del ruolo pubblico.

È inaccettabile che l’Assessore Regionale alla Salute sia indagata per peculato e corruzione nell’inchiesta che riguarda il centro clinico privato NeMo.Sud e il Policlinico di Messina. Il Vicepresidente della Regione Siciliana, Sammartino, è indagato. Assessori e Consulenti del Presidente Schifani sono stati rinviati a giudizio, e nessuno ha il senso morale di evitare che le istituzioni perdano credibilità agli occhi dei cittadini. Ad Agrigento, dopo la vicenda del Comandante dei Vigili Urbani e Capo di Gabinetto del Sindaco Miccichè, anche il Presidente del Consiglio Comunale di Agrigento, Giovanni Civiltà di Forza Italia, è stato rinviato a giudizio per concorso nella falsificazione dei registri delle presenze e dei verbali di esami mai sostenuti.

Oggi, i Carabinieri di Agrigento hanno fatto un accesso ispettivo per la vicenda della Villa del Sole, che merita approfondimenti seri per la questione degli alberi abbattuti e per il continuo stop and go dei lavori. Al di là della procedura giudiziaria, che farà il suo corso, appare preoccupante il silenzio della politica, a partire dal Consiglio Comunale della Città dei Templi, nonostante le manifestazioni della cittadinanza.

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