L’emergenza idrica che, a partire dallo scorso lunedì 24 novembre ha interessato il territorio della provincia di Trapani, è rientrata. 
Ad annunciarlo è Salvo Cocina, coordinatore della Cabina di regia regionale e dirigente generale della Protezione Civile Siciliana, che spiega come la fase critica sia stata superata già nella giornata di sabato 29. 
I turni ordinari di distribuzione, dunque, stanno già riprendendo e il servizio straordinario di autobotti sarà pertanto sospeso.
Il superamento dell’emergenza arriva dopo sei giorni di interventi serrati da parte della macchina organizzativa messa su dalla Protezione Civile, che ha attivato il Centro di Coordinamento Regionale e i Centri Operativi Comunali.
Questo ultimi, a loro volta, hanno inviato le autobotti alle utenze bisognose.
Decine di autocisterne, piccole e grandi – alcune con capacità fino a 30 mila litri – sono confluite nel Trapanese da tutta la Sicilia, garantendo rifornimenti continui alla popolazione.
Secondo i dati provvisori, nello specifico, sono stati effettuati circa 600 carichi, per un totale di 5,6 milioni di litri d’acqua trasportati e 4 mila utenze servite.
La crisi era iniziata dopo la riduzione dei prelievi della Diga Garcia, scesi da 370 a 200 litri al secondo, in seguito alla revisione delle stime errate sul volume utile, comunicate dal Consorzio di bonifica.
La diminuzione aveva comportato un calo della portata complessiva dell’acquedotto Montescuro per il Trapanese, passata da 510 a 340 litri al secondo.  

L’INTERVENTO DI SICILIACQUE 

Il pieno recupero della portata è stato consentito dai lavori straordinari disposti tempestivamente dalla Cabina di regia. 
A eseguirli prontamente è stata Siciliacque, la società che gestisce il servizio idrico sovrambito nell’isola. 
Nello specifico, gli interventi hanno riguardato l’attivazione a pieno regime del dissalatore di Trapani per 100 litri al secondo, la messa in funzione di un nuovo Pozzo Staglio per 25 litri al secondo e l’interconnessione tra gli acquedotti Montescuro e Bresciana, che ha consentito un apporto stimato di 30 litri al secondo, comprensivo del recupero delle perdite grazie alle riparazioni, con una valutazione di 30 litri al secondo.
Proseguono, inoltre, gli interventi strutturali già programmati, che saranno completati nelle prossime settimane: la nuova stazione di pompaggio dall’invaso Arancio al Garcia, che garantirà fino a 200 litri al secondo e la condotta di collegamento dei pozzi Inici, in grado di apportare ulteriori 40 litri al secondo al sistema idrico del territorio.
Le richieste di autobotti pervenute ai Centri Operativi Comunali continueranno comunque a essere registrate e a monitorare da remoto.
I Comuni, inoltre, potranno richiedere supporto alla Protezione Civile Regionale in caso di necessità.
Un briefing con tutti i sindaci della provincia per una valutazione complessiva della situazione e per definire le azioni successive è previsto per lunedì 1 dicembre.

LE PAROLE DI RENATO SCHIFANI 

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha espresso il proprio apprezzamento per l’impegno dispiegato sul territorio. 
“Voglio ringraziare – sottolinea – i volontari della Protezione Civile, i Comuni siciliani, i Vigili del Fuoco e il Corpo Forestale: il loro lavoro, instancabile e coordinato per sei giorni consecutivi, ha consentito di garantire rifornimenti costanti ai cittadini e di riportare rapidamente la situazione alla normalità”. 
“Si è trattato – conclude – di un esempio concreto di efficienza, dedizione e collaborazione tra istituzioni a servizio della comunità”. 

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