Agrigento. Continuano le disdette nelle strutture ricettive a causa della crisi idrica. Duro sfogo del titolare di un B&B

La crisi idrica che sta colpendo Agrigento sta avendo ripercussioni devastanti sul settore turistico locale. Le attività ricettive sono in ginocchio, con un numero crescente di cancellazioni che sta compromettendo anni di sacrifici da parte di albergatori e addetti ai lavori. Un proprietario di un bed and breakfast nel centro storico C.T. ha recentemente sfogato la propria frustrazione attraverso un post, delineando un quadro allarmante della situazione.

“In sette anni di attività forse abbiamo avuto tre cancellazioni in totale. Nella stagione estiva 2024, invece, una cancellazione al giorno”, scrive il proprietario, evidenziando la drammatica escalation. Questo trend preoccupante è attribuito direttamente alla gestione della crisi idrica da parte dell’amministrazione comunale.

Il post è un duro attacco al sindaco Francesco Miccichè, accusato di immobilismo e inefficienza. “Grazie Francesco Miccichè Sindaco di Agrigento”, si legge con tono sarcastico, evidenziando la responsabilità del primo cittadino nel mancato intervento tempestivo per risolvere la crisi. La mancanza di prenotazioni è aggravata dalla pubblicità negativa internazionale, culminata in un articolo del New York Times che ha ulteriormente danneggiato l’immagine della città.

“VERGOGNA” conclude il post, riflettendo il sentimento di frustrazione e rabbia degli operatori turistici. La situazione viene ulteriormente complicata dalle accuse rivolte a Federalberghi, l’associazione di categoria, di nascondere la gravità del danno economico. Questo comportamento ostacolerebbe l’adozione di misure urgenti e necessarie per affrontare la crisi.

Gli operatori turistici di Agrigento chiedono interventi immediati per affrontare la crisi idrica. Una delle soluzioni proposte è l’installazione di dissalatori, per garantire un approvvigionamento idrico stabile e sufficiente a sostenere l’afflusso turistico. “Sindaco trova una soluzione immediata con i dissalatori o dimettiti”, esorta il proprietario del bed and breakfast, indicando la gravità della situazione e la necessità di un’azione decisiva.

La crisi idrica non è solo una questione di disagi quotidiani, ma rappresenta una minaccia esistenziale per l’economia agrigentina, fortemente dipendente dal turismo. È imperativo che l’amministrazione comunale, insieme agli enti di promozione turistica e alle associazioni di categoria, adottino misure efficaci e coordinate per risolvere il problema e rilanciare il settore turistico.

Agrigento, con le sue ricchezze storiche e culturali, merita di essere valorizzata e non di essere messa in ginocchio da una crisi gestita in modo inadeguato. Solo attraverso interventi concreti e immediati sarà possibile salvaguardare il futuro economico della città e il benessere dei suoi cittadini.

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