Agrigento si trova in un clima di crescente tensione contro l’amministrazione guidata dal sindaco Franco Miccichè. Aumentano le critiche e il malcontento da parte della popolazione, che accusa il primo cittadino di aver gestito la città in modo inadeguato negli ultimi quattro anni, portandola a un declino evidente sotto molti aspetti. Le accuse rivolte a Miccichè riguardano non solo una percezione diffusa di illegalità e degrado urbano, ma anche la mancanza di servizi essenziali, tra cui l’approvvigionamento idrico.
La situazione è degenerata al punto che, questa mattina, la via Alessandro Manzoni, una delle principali arterie della zona sud della città, è stata tappezzata da etichette adesive riportanti la scritta offensiva “Sindaco Micciché Merda”. Un gesto eclatante che evidenzia il profondo malessere tra i cittadini. La segnalazione è arrivata alla nostra redazione da alcuni residenti della zona, scioccati dall’accaduto.
L’assenza di acqua, problema che ha ormai raggiunto proporzioni insostenibili, sembra essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il malcontento, già alimentato da numerose altre problematiche come l’inefficienza dei trasporti pubblici, la gestione dei rifiuti e la percezione di insicurezza, ha trovato in questa situazione un motivo di ulteriore esasperazione.
Alla luce di quanto sta accadendo, forse sarebbe opportuno che il sindaco Miccichè si fermi a riflettere sulla gravità della situazione. Sarebbe il momento di ascoltare il grido di protesta che si leva forte dalle strade di Agrigento e considerare le azioni necessarie per riportare la città verso una normalità tanto agognata dai cittadini. Un dialogo aperto e trasparente con la comunità potrebbe essere un primo passo verso la ricostruzione del rapporto di fiducia, ormai compromesso, tra l’amministrazione e la popolazione.
In questo scenario sempre più teso, la richiesta di interventi concreti e immediati non può più essere ignorata. Agrigento merita risposte, e il tempo per fornirle sta rapidamente scadendo.

