La vicenda che evidenziamo nel nostro caso riguarda l’ex Villa del Sole che ha subito la distruzione di gran parte del suo patrimonio di alberi. A differenza degli amministratori comunali di Milano che hanno in programma la piantagione di tre milioni di nuovi alberi, nonché la depavimentazione con lo scopo di restituire fertilità al terreno morto sotto l’asfalto. Ad Agrigento i consiglieri comunali, agiscono ed hanno agito diversamente dando vita ad uno scellerato scempio del verde pubblico. Eppure erano consapevoli che la presenza degli alberi aiuta a diminuire la produzione di anidride carbonica e a incrementare quella di ossigeno, ad assorbire le polveri sottili, a trattenere acqua e ad attirare gli insetti indispensabili per i cittadini. Sconoscono la forestazione urbana che costituisce il tema del futuro a cui gran parte dei comuni italiani stanno lavorando per portare la vegetazione nei centri urbani, sostituendo il cemento con gli alberi. Purtroppo il nostro Comune si muove controcorrente in quanto devoto al Santo cemento. İn verità i 16 consiglieri cementisti potevano trovare appropriate soluzioni senza dovere distruggere la bellissima villa. Ma, con caparbia arroganza hanno rimarcato nella seconda seduta consiliare di febbraio 2024 la distruzione della Villa del Sole. Dalla loro parte nessuna attenuante solo consapevolezza e devozione allo scempio. 

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