Oggi presso l’Assemblea Regionale Siciliana è andata in discussione l’interrogazione presentata dal deputato di Sud Chiama Nord, Ismaele La Vardera, riguardante i lavori in corso per la realizzazione di un edificio scolastico nella zona della Villa del Sole ad Agrigento. La Vardera ha denunciato la demolizione dell’intero patrimonio arboreo dell’area, evidenziando come l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Franco Miccichè, abbia agito senza le necessarie autorizzazioni paesaggistiche, obbligatorie per un’area soggetta a vincoli di tutela.

Un intervento senza autorizzazioni paesaggistiche

Come già riportato in precedenti articoli di Report Sicilia, la Villa del Sole, situata in una delle zone più rappresentative di Agrigento, è identificata come parte della “Città Antica” e soggetta a rigide tutele paesaggistiche ai sensi del decreto legislativo 42/2004. Nonostante questi vincoli, l’amministrazione comunale ha proceduto con la demolizione degli alberi e l’avvio dei lavori per la costruzione di una scuola, senza aver ottenuto l’autorizzazione paesaggistica necessaria dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento.

Durante l’assemblea, l’assessore regionale ha ribadito che la Soprintendenza aveva rilasciato solo un parere preventivo favorevole al progetto definitivo, condizionato alla presentazione di un piano dettagliato di riqualificazione dell’area. Tuttavia, tale progetto non è mai stato sottoposto per l’approvazione definitiva. Di conseguenza, la Soprintendenza ha trasmesso una segnalazione alla Procura della Repubblica di Agrigento, evidenziando l’irregolarità dei lavori effettuati.

Le parole di La Vardera e il coinvolgimento del Codacons

L’onorevole La Vardera, nella sua interrogazione, ha sottolineato come l’intera vicenda sia emblematica di un’amministrazione che agisce al di fuori delle regole, paragonando il comportamento del sindaco Miccichè a quello di un “sovrano” che opera arbitrariamente, senza rispettare gli enti preposti e le normative vigenti. La Vardera ha lodato l’intervento della Soprintendenza, che ha prontamente reagito alle denunce e ha chiesto il ripristino dell’area.

Non va dimenticato che il Codacons, rappresentato dal responsabile regionale Giuseppe Di Rosa, è stato tra i primi a denunciare l’irregolarità dell’intervento presso la Villa del Sole. Il Codacons ha criticato duramente la decisione di procedere con la costruzione di una scuola in un’area vincolata, senza rispettare le procedure previste per la tutela del patrimonio ambientale e storico della città.

Un cambio di destinazione d’uso “VARIANTE URBANISTICA” ?

Il cuore della questione, come già evidenziato in precedenti articoli di Report Sicilia, riguarda anche la decisione del consiglio comunale di approvare il cambio di destinazione d’uso dell’area “variante urbanistica”, consentendo la costruzione di un edificio scolastico in un’area che dovrebbe essere preservata come verde urbano. La Villa del Sole rappresenta uno dei pochi spazi verdi di Agrigento, e il suo abbattimento ha suscitato forti reazioni da parte della cittadinanza e delle associazioni ambientaliste.

La Vardera ha denunciato la decisione del sindaco e del consiglio comunale, definendola “pirandelliana” e priva di ogni logica di tutela del territorio. La risposta dell’assessore ai Beni Culturali ha confermato che l’intervento del Comune è avvenuto senza le dovute autorizzazioni, mettendo in luce un grave vuoto di rispetto per le normative.

Conclusioni e prospettive future

L’intervento della Soprintendenza, che ha ribadito la necessità di presentare un progetto esecutivo per la riqualificazione della Villa del Sole, è un segnale importante per la difesa del patrimonio paesaggistico di Agrigento. Tuttavia, resta da vedere se il Comune intenda rispettare le prescrizioni o proseguire con il progetto senza adeguarsi alle normative.

L’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica rappresenta un ulteriore passo verso la verifica della legittimità degli atti amministrativi legati alla demolizione della Villa del Sole e alla costruzione dell’edificio scolastico. I cittadini di Agrigento attendono di conoscere la verità su questa vicenda, che sembra confermare una gestione arbitraria del territorio da parte dell’amministrazione comunale.

La vicenda della Villa del Sole, così come molte altre questioni legate alla gestione del patrimonio pubblico, solleva interrogativi importanti sul futuro urbanistico e ambientale di Agrigento. La speranza è che le istituzioni preposte possano garantire un ritorno alla legalità e alla trasparenza in una città che, nonostante le sue straordinarie risorse storiche e naturali, continua a essere minacciata da scelte amministrative poco oculate.

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