Dopo la manifestazione ASACOM del 12 ottobre, organizzata per protestare contro la riduzione del 40% delle ore di assistenza agli studenti disabili, il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè ha cercato di giustificare il proprio comportamento con una nota stampa, ma il Codacons non ha tardato a rispondere con dure critiche. La manifestazione, che ha visto una nutrita partecipazione di famiglie e operatori del servizio ASACOM, è stata segnata dall’indifferenza del primo cittadino che, invece di affrontare la protesta, è entrato nel Palazzo dei Giganti senza rivolgere la parola ai manifestanti, per poi uscire dal retro del palazzo, come notoriamente documentato.

Il sindaco ha affermato che l’amministrazione comunale aveva già convocato un tavolo tecnico prima del sit-in, sostenendo che il dialogo con le parti fosse sempre stato aperto. Tuttavia, il Codacons, insieme ad altre associazioni coinvolte, ha prontamente smentito tale versione, evidenziando come il tavolo tecnico fosse stato convocato solo l’1 ottobre 2024 tavolo tecnico servizio ASACOM (1), senza il coinvolgimento delle principali associazioni che hanno partecipato alla manifestazione. Solo l’8 ottobre, e unicamente su richiesta del Codacons e di altre due associazioni, è stata garantita la partecipazione. CONVOCAZIONI ASSOCIAZIONI servizio ASACOM SU richiesta DELLE STESSE

Nella convocazione stessa, il sindaco ha persino dichiarato: “L’invito è esteso al Responsabile Regionale CODACONS, giusta richiesta di partecipazione in atti con prot. nr.72201 del 7 c.m.”, aggiungendo che gli interessi delle famiglie di alunni con disabilità sarebbero comunque rappresentati da altre associazioni già coinvolte.

Giuseppe Di Rosa, Responsabile Regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali del Codacons, ha reagito con fermezza: “Il sindaco Miccichè ha dimostrato ancora una volta la sua indifferenza verso i genitori e gli operatori del servizio ASACOM, evitando il confronto durante la manifestazione e uscendo dal retro del Palazzo dei Giganti, come se scappasse di fronte a una legittima protesta. Ora tenta di giustificarsi con una nota stampa, ma non può nascondere il suo atteggiamento di totale disprezzo per chi cerca risposte concrete per il benessere dei bambini disabili.”

Il Codacons ha inoltre evidenziato come l’amministrazione comunale abbia ridotto unilateralmente le ore di assistenza stabilite dai PEI (Piani Educativi Individualizzati) senza alcun confronto tecnico, una decisione che ha profondamente colpito le famiglie coinvolte. Inoltre, il sindaco ha fallito nel garantire che una parte dei fondi regionali, oltre 10 milioni di euro ottenuti tramite emendamenti dei deputati agrigentini, venisse destinata all’assistenza ai disabili. Tali fondi sono stati invece impiegati in attività di minore priorità, come sport e spettacoli.

Di Rosa conclude: “È inaccettabile che un tema così delicato come l’assistenza agli studenti disabili venga ignorato o strumentalizzato da chi dovrebbe difendere i diritti delle fasce più fragili. Questa amministrazione deve smetterla di nascondersi dietro dichiarazioni vuote e iniziative di facciata. Agrigento merita un sindaco che affronti con serietà i problemi e non un leader che si arrampica sugli specchi e volta le spalle ai suoi cittadini.”

Il Codacons si impegna a continuare a difendere i diritti dei bambini disabili e delle loro famiglie, chiedendo trasparenza e rispetto da parte dell’amministrazione comunale, che finora ha dimostrato superficialità e arroganza nell’affrontare temi cruciali come quello dell’assistenza scolastica ai più fragili.

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