Ad Agrigento, scoppia una nuova polemica legata alla gestione della pulizia cittadina, come evidenziato dalle foto inviate da alcuni cittadini. Le immagini ritraggono operatori al lavoro lungo le strade cittadine privi di dispositivi di protezione individuale (DPI) obbligatori, senza divise di riconoscimento che indichino l’appartenenza a una ditta specifica, e con attrezzature non idonee. In una delle foto, infatti, si nota l’utilizzo di una scopa per uso domestico per la pulizia delle strade, in sostituzione delle attrezzature professionali necessarie.
La mancanza di DPI e di segni distintivi obbligatori per legge solleva serie preoccupazioni sulla regolarità di queste operazioni e sulla sicurezza degli stessi operatori. Il rischio di infortuni sul lavoro, senza l’adeguata protezione, è elevato e richiede un immediato intervento da parte degli enti preposti.
Inoltre, a seguito di alcune verifiche, abbiamo contattato le ditte che detengono l’appalto per la pulizia della città. Le stesse hanno confermato che gli operatori ritratti nelle foto non fanno parte del loro personale e, anzi, hanno dichiarato di non essere a conoscenza di queste operazioni. Questa affermazione apre uno scenario ancora più preoccupante sulla legittimità e sulla trasparenza di tali interventi.
Questa situazione mette nuovamente in luce la gestione confusa dei servizi essenziali nella città di Agrigento, dove già in passato sono emerse polemiche riguardanti la mancata manutenzione e la gestione inefficiente dei servizi pubblici. È necessario un controllo approfondito per verificare chi abbia avviato al lavoro questi operatori e perché non siano dotati delle attrezzature necessarie e dei requisiti di sicurezza previsti dalla legge.
I cittadini si interrogano sulla trasparenza delle assegnazioni di tali lavori e si aspettano risposte chiare dal Comune e dall’ufficio Ecologia, responsabile dell’organizzazione degli interventi di pulizia urbana.


