Mancano pochi giorni al ritorno dell’ora solare in Italia. Come ogni anno, l’ultima domenica di ottobre segna il passaggio dall’ora legale all’ora solare, una transizione che ci permetterà di dormire un’ora in più ma ci farà perdere un’ora di luce nel tardo pomeriggio. Il cambio di orario avverrà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre 2024: alle 3:00 del mattino le lancette andranno spostate indietro di un’ora, riportandoci alle 2:00.

L’ora solare sarà in vigore fino all’ultima domenica di marzo 2025, quando le lancette degli orologi verranno nuovamente spostate avanti per fare spazio all’ora legale. In questa maniera, si torna a un orario che segue il moto apparente del sole, con il mezzogiorno che coincide con il momento in cui il sole raggiunge il punto più alto nel cielo. In altre parole, l’ora solare è considerata l’orario “naturale” mentre l’ora legale, introdotta per sfruttare meglio le ore di luce durante i mesi estivi, sposta in avanti di un’ora i ritmi della giornata.

Il ritorno all’ora solare significa che guadagneremo un’ora di luce al mattino, ideale per chi ha bisogno di iniziare presto la giornata. Tuttavia, il crepuscolo arriverà prima, con il tramonto anticipato di 60 minuti rispetto ai giorni precedenti.

Cambiamenti automatici e manuali

Nella maggior parte dei casi, i dispositivi digitali come smartphone, computer e tablet aggiorneranno automaticamente l’orario, ma per chi utilizza orologi manuali sarà necessario ricordarsi di spostare indietro le lancette di un’ora.

I pro e i contro dell’ora legale e dell’ora solare

Il dibattito sull’alternanza tra ora solare e ora legale è acceso da anni. Tra i vantaggi principali dell’ora legale c’è il risparmio energetico: secondo Terna, nel 2023 l’ora legale ha permesso all’Italia di risparmiare circa 90 milioni di euro in energia elettrica. Tuttavia, alcuni studi hanno evidenziato impatti negativi sulla salute, specialmente per quanto riguarda i disturbi del sonno e l’adattamento ai cambi di orario.

Il dibattito sull’abolizione dell’alternanza tra ora legale e ora solare va avanti dal 2018, quando il Parlamento Europeo ha proposto di abolire il cambio di orario stagionale. Nel 2019, il Parlamento ha votato a favore dell’abolizione, ma la direttiva non è mai stata implementata a causa della pandemia di COVID-19 e delle difficoltà nel trovare un consenso su un sistema di orario fisso. Al momento, l’Italia e altri Paesi europei continuano ad adottare il cambio semestrale tra ora legale e ora solare.

Il futuro dell’ora legale

L’ora solare resterà in vigore fino al 30 marzo 2025, quando l’Europa tornerà nuovamente all’ora legale. Per quanto riguarda il futuro di questa alternanza, il dibattito rimane aperto, e sarà interessante vedere se nei prossimi anni si arriverà a una decisione definitiva. Per ora, però, prepariamoci a regolare gli orologi e a godere di quell’ora di sonno in più che ci regalerà l’ora solare.

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