AGRIGENTO – Questa mattina è stata inaugurata, presso la Caserma Domenico Anghelone della Polizia di Stato, la mostra archeologica “Segreta Agrigento – Radici d’Antico”. L’iniziativa, promossa dalla Questura di Agrigento, dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi e dalla Direzione Regionale Sicilia dell’Agenzia del Demanio, rappresenta un tassello importante per la valorizzazione del patrimonio culturale locale. L’evento rientra nelle iniziative collegate ad Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, con il sostegno finanziario della Regione Siciliana.

Un patrimonio unico

La mostra esplora un’area archeologica che si estende dal Quartiere Ellenistico-Romano di Akragas e include reperti straordinari come il sacello arcaico, ceramiche provenienti da Atene e la celebre statua dell’Efebo di Agrigento. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza delle autorità civili, religiose e militari, e il progetto è stato curato con il supporto dell’Università di Bologna e del Parco Valle dei Templi.

Il contrasto con la realtà

Mentre Agrigento celebra con orgoglio il proprio passato, un dettaglio non può passare inosservato: lo stato di totale abbandono del piazzale antistante la casa natale di Luigi Pirandello. Il luogo, simbolo della città e dell’intera Italia, versa in condizioni vergognose, con cumuli di spazzatura che offendono non solo la memoria del drammaturgo, ma anche l’immagine di Agrigento agli occhi dei visitatori.

L’immagine di una città in contrasto

Le foto a confronto parlano chiaro. Da una parte, l’eleganza e l’impegno delle autorità per la promozione culturale; dall’altra, il degrado urbano che racconta una storia di incuria e disinteresse.

Nonostante le iniziative ambiziose come “Segreta Agrigento”, è evidente che manca una visione complessiva che metta al centro anche la cura dei luoghi simbolo della città. Il piazzale antistante la casa natale di Luigi Pirandello, frequentato da turisti e appassionati, dovrebbe rappresentare il biglietto da visita di Agrigento, ma si presenta come un punto di vergogna.

Un appello alle istituzioni

Mentre si investono risorse ingenti per eventi e mostre, è fondamentale che le stesse attenzioni vengano dedicate ai luoghi che rappresentano l’anima di Agrigento. La casa di Pirandello merita di essere valorizzata e custodita, non solo per il suo valore storico, ma anche per l’eredità culturale che porta con sé.

Agrigento deve scegliere: essere una capitale della cultura a tutti gli effetti, o limitarsi a eventi occasionali che rischiano di lasciare dietro di sé solo un eco di promesse non mantenute.

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